L’ibisco fa parte della famiglia delle Malvaceae che comprende numerose specie di piante ornamentali originarie dell’Asia e delle isole del Pacifico. I loro fiori compaiono dall’ascella delle foglie o dall’apice dei rami e possono essere di vario colore: rosa, rosso, blu, giallo e bianco. Molte città italiane sono decorate con questi fiori che non hanno odore, per la loro resistenza ad agenti inquinanti come l’azoto e l’anidride solforosa.
Tra circa le 300 specie di Hibiscus ricordiamo:
– Rosa-Senensis, noto come ibisco della Cina. Ha una forma rotonda e possono essere penduli o eretti arrivando fino a 15cm. La sua piena fioritura è a giugno e settembre.
– Syriacus, i suoi fiori possono essere bianchi o rosa. Fiorisce a partire da fine estate fino a metà autunno
– Militaris, ha campanulati di colore rosa e rossi, sboccia in estate
– Trionum, di colorazione giallo o bianco con un tipico centro marrone.
L’ibisco può essere coltivato anche in appartamento basta che il vaso sia esposto in una zona soleggiata ed esposta a sud soprattutto in inverno quando la temperatura scende sotto i 13°C. Se invece volete coltivarlo in giardino lo si deve aiutare gradualmente ad abituarsi all’aria aperta: prima va posizionato in zone ombreggianti, dopo 10 giorni si posiziona solo la mattina sotto il sole. Trascorsi diversi giorni la pianta è pronta a cavarsela da sola anche sotto il sole alle ore di punta.
Per l’annaffiatura è meglio costruire un impianto di irrigazione che ci aiuti a risparmiare acqua e ottimizzare il processo con una centralina poiché in estate il terriccio va mantenuto umido evitando ristagni d’acqua che non sono tollerati neanche per brevi periodi. Può essere necessario un nebulizzatore per mantenere un ambiente umido intorno all’ibisco.
Alcune curiosità: l’Hibiscus sabdariffa è molto famoso perché da esso si ottiene la famosa bevanda karkadè che si ottiene dei calici del fiore.