Come riconoscere cinque tipologie di piante spontanee commestibili.
Alcuni di voi forse sono cresciuti con i nonni che ogni domenica in campagna indicavano di qua e di là, facendovi scoprire il nome di tantissime tipologie di piante. Per altri non è così, oppure è passato tanto tempo da aver dimenticato i nomi. Con questa mini guida potrete conoscer cinque piante spontanee commestibili che crescono nel nostro territorio.
Mele selvatiche
Le mele selvatiche si possono trovare anche in inverno e sono perfette per torte e dolci. Inoltre sono uno degli ingredienti chiave della mostarda veneta.
Il melo selvatico dà piccoli pomini, del diametro massimo di 3 cm, frutti polposi, sferici e sgraziati, visibilmente imperfetti; il sapore non è privo di asprezze e acidità che lo rendono difficilmente utilizzabile, ma sa regalare anche sapori che definiremmo “paradisiaci”.
Asparago Selvatico
Cresce nei prati e a bordo delle strade di campagna, è una pianta perenne che viene spesso usata come base per deliziosi risotti.
Rosa canina
Presenta delle bacche ricche di vitamina C, si usano per rimedi erboristici contro i dolori articolari. Con esse si preparano tisane, marmellate e liquori.
Il dente di leone
Lo puoi raccogliere e metterlo insieme ai sei fiori da portare e mangiare a tavola. Molto amaro però è ricco di ferro. Basta condirlo come se fosse insalata, con un goccio di olio.
La più famosa: l’Ortica
Procurati dei guanti ed esci a raccogliere l’ortica. Il loro potere irritante scompare dopo la bollitura, per questo è ottima per finire in un ripieno di tortelli oppure nei risotti. È importante però ricordare che se non si è certi di ciò che si sta raccogliendo è meglio non mangiarla. Fatele una foto, confrontatevi con chi è più esperto per non avere tragici risvolti della vostra passeggiata alla natura.