Chi non sogna un giardino con una pianta rara? Oppure avere un ortaggio gigante da competizione? Esistono frutti insoliti ma gustosi che possiamo coltivare nel nostro orto anche se spesso sono di provenienza esotica.
La Suika, ovvero il cocomero giapponese è particolare per la colorazione gialla e la polpa succosa. Contiene calcio, magnesio e Vitamina C. In Giappone l’anguria è un regalo ben accetto quando ci si presenta a casa degli amici nei periodi estivi. Viene usato anche per giocare a “suikawari” in cui un giocatore bendato spacca il cocomero appoggiato per terra.
L’Annona Cherimoya è un frutto molto pregiato anche se semisconosciuto. Originario del Perù, in Italia sono poche le zone dove può essere coltivato tra cui la Calabria e la Sicilia. Gli inglesi la chiamano “custard apple” ovvero la mela-crema per via del gusto dolce e aromatico che ricordano la banana e la pera. È ricca di Vitamina C, zuccheri e proteine.
L’Ugli ha un sapore agro-dolce ed è un ibrido tra il pompelmo e il mandarino. Viene usato in alcuni piatti tipici caraibici per insaporire il maiale, il pollo e i funghi.
La Carambola ha un sapore tra il limone, il mango e l’uva. Controindicato per chi soffre di calcoli renali poiché ricco di acido ossalico. Questo frutto noto per la sua forma a stella è originario dello Sri-Lanka.
Il Mais colorato americano, anche se rientra tra gli ortaggi, merita di essere apprezzato per la varianza che ricorda l’arcobaleno. Originario dell’Oklahoma viene usato per fare la farina o dei vivaci pop-corn. Si sconsiglia di mangiarlo fresco o al vapore.
Abbiamo già conosciuto gli alberi dalla forma particolare, adesso conosciamo anche i frutti.
