Risparmio energetico: cosa stiamo facendo per risparmiare energia?

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Il tema del risparmio energetico è da sempre di grande attualità ma in questo periodo è più forte la connessione alle tecniche compatibili con l’ambiente e l’ecosistema.

 

Risparmio energetico non significa soltanto ridurre il consumo di energia ma anche minor impatto ambientale, ad esempio sul surriscaldamento globale.

La costruzione di impianti che utilizzano risorse rinnovabili si scontra spesso con il tema  della tutela del paesaggio ed è per questo che vengono coinvolti diversi settori economici e sociali perché le ricadute sul campo economico, sul sistema produttivo e spesso anche sugli stessi equilibri geopolitici, sono notevoli.

 

L’impatto del surriscaldamento globale e dei cambiamenti climatici sulle nostre vite ha smosso le diverse amministrazioni pubbliche, a livello internazionale sono stati stipulati ben due accordi internazionali e diversi progetti e incontri annuali seguono le strategie e l’attuazione degli obiettivi puntati a livello globale.

 

Tutti in corsa contro l’inquinamento atmosferico, il risparmio energetico e allo stesso tempo l’efficientismo.

Avere più energia senza sprecare risorse minerarie è l’obiettivo, l’espansione dell’utilizzo delle fonti rinnovabili è al centro delle evoluzioni socioeconomiche e tecnologiche dell’Europa, degli Stati Uniti e anche dell’Asia.

Gli incentivi sono importanti e ogni paese con le sue amministrazioni locali e nazionali li organizza premiando le imprese, i costruttori e i privati di buona volontà.

E’ un punto importante questo per raggiungere tutti insieme un obiettivo, migliorare il nostro impatto sull’ecosistema Terra che sta risentendo di molto del consumismo industriale e tecnologico.

 

Ma di fatto cosa stiamo facendo per risparmiare energia?

Pensando all’Europa e in particolare all’Italia possiamo indicare alcune azioni pubbliche messe in atto.

A livello più grande partiamo dalla diffusione delle strutture all’ utilizzo delle fonti rinnovabili, in particolare il sole, a livello pubblico le nuove scuole vengono fornite di pannelli solari, le università e anche i palazzi istituzionali usufruiscono del sole come energia infinita.

Si incentiva la costruzione di nuovi palazzi e case dotati di pannelli solari e questo grazie agli ecoincentivi, la spesa all’ inizio può sembrare alta ma viene ottimizzata successivamente dal risparmio energetico.

Si spingono industrie e centri di produzione ad utilizzare impianti a norma con il controllo delle dispersioni energetiche e si spingono anche loro all’ adozione dell’energia rinnovabile.

Il fotovoltaico è il settore energetico in crescita esattamente come quello che sfrutta l’energia eolica, quest’ultima però ha un impatto enorme sul paesaggio.

A livello di cittadinanza si incentiva la normalizzazione degli impianti elettrici, l’utilizzo di lampadine moderne a risparmio energetico, si fa cultura e informazione per diffondere buone pratiche e spingere i cittadini al risparmio o verso costruzioni che utilizzano fonti rinnovabili per produrre energia elettrica.

Il risparmio energetico quindi parte dagli spazi e al centro dell’attenzione ci sono gli spazi residenziali che per il riscaldamento degli ambienti, il condizionamento e la produzione di acqua calda rappresenta circa il 30% dei consumi energetici nazionali e circa il 25% delle emissioni nazionali di anidride carbonica responsabile dell’effetto serra e dell’innalzamento delle temperature terrestri.

Le industrie e le aree di produzione in generale non sono da meno. Il quantitativo di energia consumata ed emissione è certamente più alto ed è per questo che a livello europeo sono state emesse diverse direttive da seguire per limitare le emissioni e migliorare l’efficienza energetica.

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