Da quando le case si tende a farle sempre più grandi, con parecchi vani, è cresciuto l’interesse delle persone per la coltivazione delle piante in casa, per abbellire balconi e terrazzi e per avere ortaggi freschi da consumare sul momento.
Da dove vengono le piante che teniamo sul davanzale?
Le piante che teniamo nelle nostre case spesso sono originarie delle foreste tropicali, dei boschi (le felci, i ciclamini) o del deserto (i cactus e le altre piante grasse).
Forma e caratteristiche ci ricordano l’ambiente in cui queste piante si sono sviluppate.
Esse, negli appartamenti, hanno dunque bisogno di illuminazione, di umidità e di temperature anche molto diverse, a secondo i luoghi di provenienza.
Per tal motivo le ville più sontuose posseggono al loro interno una serra.
Attraverso le pareti di vetro di una serra entrano facilmente i raggi solari.
Cadendo sul terreno, essi rimbalzano e si trasformano in raggi di calore, che non possono uscire attraverso i vetri e anzi continuano a rimbalzare, rimanendo intrappolati: l’ambiente, umido, si scalda e diventa simile a quello della giungla.
Ovviamente non tutti possono permettersi un’intera stanza in casa da adibire a serra.
Non mancano le soluzioni meno esuberanti, di serre su misura, anche piccole, capaci di accogliere le piante di casa nostra.
Come curare le piante che teniamo in casa?
Alcune piante devono stare vicino alle finestre, altre quasi all’ombra.
Alcune vanno innaffiate spesso, altre di rado.
Tutte hanno però bisogno di una temperatura media: non devono ricevere spifferi d’aria e non vanno messe vicino ai termosifoni.
Un po’ di fertilizzante può farle crescere meglio, per cui ricordatevi di non farlo mai mancare.
E per chi vuole avere la casa piena di piante, ma non vuole pulire la terra?
La domanda sembra assurda, eppure è stata trovata una soluzione anche a questo: esiste una tecnica di coltivazione delle piante che permette di fare a meno del terriccio.
Quale è la tecnica di coltivazione che permette di coltivare le piante senza terra?
L’idrocoltura.
Le piante si possono anche coltivare nell’acqua (da qui il nome idrocoltura).
È però necessario aggiungere all’acqua fertilizzanti e altre sostanze utili che la pianta troverebbe con le sue radici nel terreno.
L’idrocoltura è particolarmente adatta alle piante tropicali come i ficus e le patate dolci, ragion per cui molte proprietari di villette amano coltivare diverse specie di ficus.
Un altro nome con cui è diffusa questa tecnica di coltivazione è: coltura idroponica.
Sono in tanti a scegliere questa tecnica perché la cura delle piante d’appartamento risulta più semplice e non ci saranno problemi a mantenere la casa pulita .
I vasi in cui coltivare le piante sono vasi particolari, chiamati idrovasi.
In commercio li puoi trovare piccoli, capaci di contenere solo una pianta, oppure vasi più grossi, in cui mettere un gruppo di piante.
Stesso discorso va fatto per i fertilizzanti: vanno acquistati quelli per idrocoltura.
Mentre per la procedura da seguire lasciatevi consigliare dal vivaista, almeno all’inizio.