Oggi abbiamo deciso di dare un senso al nostro balcone iniziando a coltivare il nostro piccolo orticello. I vasi li abbiamo, paletta, guanti, forbici, acqua… e il concime? Quando si va al negozio e scegliamo il concime adatto al nostro terreno non basta guardare il fiore che è stampato sulla confezione.
Conosciamoli insieme. Di base esistono ne esistono di tre tipi:
- organici, derivanti da un’attività biologica
- chimici, ottenuti da un processo di lavorazione industriale
- organominerale, una miscela delle prime due.
La natura del concime varia a seconda degli elementi chimici di cui è formato. Ricordiamo che le piante per vivere hanno bisogno di molti elementi e l’assenza di uno di essi può portare alla morte di essa stessa. Suddividiamoli in tre gruppi:
- macroelementi, assorbiti in grande quantità : Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K);
- mesoelementi, secondari ma fondamentali – Calcio (Ca), Magnesio (Mg), Zolfo (S) e Cloro (Cl);
- microelementi, assimilati in dosi modeste – Boro (B), Manganese (MN), Rame (Cu), Zinco (Zn), Molibdeno (Mo), Cobalto (Co) e Ferro (Fe).
Adesso che conosciamo i simboli chimici con cui vengono indicati gli elementi possiamo riconoscerli sull’etichetta del concime e scegliere quello adatto alle nostre esigenze.
Concime per piante da balcone devono avere un alto contenuto di Azoto ad azione prolungata di Ossido di Magnesio e di microelementi. Esso è ideale per tutte le piante in vaso, da balcone e per le aiuole. Per le piante in vaso e da balcone usiamo un terreno con sali minerali, per esempio si possono trovare confezioni chiamate mix da vaso. Esso non deve essere annaffiato frequentemente e può essere facilmente rastrellato. Dopo sei mesi è utile mischiare questo concime con altro a lunga durata, in proporzione 2-3 grammi per decimetro cubo. Anche il concime liquido miscelato con dell’acqua aiuta per ottenere una crescita rigogliosa
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