Per ottenere una dolce pesca, dobbiamo prenderci cura dell’albero in cui è cresciuta.
Metà Marzo è il periodo ideale per la potatura del pesco adulto, mentre per gli esemplari giovani è meglio aspettare l’arrivo dell’estate, tra maggio e giugno.
Per potatura intendiamo l’eliminazione, tramite le cesoie, di rami o parti della pianta che potrebbero compromettere la produzione dei frutti.
Per questo motivo sconsigliamo di farlo solo per abbellimento della pianta.
Quali strumenti utilizzare?
- Le forbici per i rami più piccoli
- Le cesoie per quelli un po’ più spessi e per avere un taglio netto e pulito
- La sega per i grandi rami. Adatta per tagli precisi
- Lo svettatoio per quelli che si trovano più in alto
- Una scala
La potatura a palmetta viene effettuata per la raccolta dei frutti, infatti il primo ramo sta a circa 50 cm e gli altri rami a salire si distanziano di almeno un metro. I rami avranno una lunghezza decrescente e proprio per questo aspetto viene denominata “a palmetta”.
La potatura a fuso è adatta per alberi con problemi di spazio. Anche questa volta il primo ramo sarà a circa 50cm dal suolo ma questa volta verranno potati tutti i rami piccoli lasciando lo spazio d’areazione a quelli più grandi e robusti. Infatti proprio perché il pesco è una pianta eliofila ha bisogno di molta luce e l’accumulo di molti rami ne ostacolano la crescita.
Gli alberi di pesco producono i loro frutti sui rami che hanno almeno un anno, quindi è preferibile lasciare crescere i rami giovani. Nella stagione di riposo i rami di almeno un anno è possibile distinguerli grazie il particolare colore rossiccio.
Alcuni errori da evitare:
- Fare tagli netti
- Non lasciare nessun germoglio
- Non disinfettare gli strumenti