La quinoa, originaria delle Ande è uno pseudo cereale ricavato da una pianta che cresce in Bolivia.
La quinoa è ricca di ferro (ne ha molto di più degli spinaci) e povera di grassi, per questo in molti la consumano in alternativa alla carne.
Pur non essendo un cereale contiene un’elevata percentuale di amido, ma è più ricca di proteine rispetto al frumento e al mais.
Contiene potassio, utile per cuore e muscoli.
Tonifica il sistema nervoso contrastando i cali d’umore.
La quinoa è un ottimo alleato per i diabetici, perché pur svolgendo un ruolo da carboidrato non provoca picchi glicemici come i cereali tradizionali.
Inoltre, contiene metionina, un aminoacido che regola l’insulina.
La quinoa ha un contenuto proteico di circa il 20% e ha più proteine della soia.
Tutte le qualità fin qui elencate hanno fatto si che la quinoa sia entrata nella lista della spese degli astronauti della Nasa, impegnati in lunghe missioni.
Essendo priva di glutine la quinoa è ottima per essere consumata dai celiaci. Ideale anche per i vegetariani che non consumano carne e per chi soffre di colon irritabile.
I chicchi di quinoa sono ricoperti da una sostanza amara chiamata saporina; per evitare un brutto sapore durante il consumo bisogna sciacquare bene i chicchi che poi vanno tostati alcuni minuti e infine bolliti. Per cucinarla al meglio va fatta bollire nel doppio di acqua rispetto al suo volume. Va fatta cucinare per 10 minuti e poi lasciata in pentola coperta per altri 20.
La quinoa è un alimento antichissimo, infatti gli Inca la consideravano sacra perché diede loro nutrimento per centinaia di anni.
In commercio la quinoa la trovi per lo più in chicchi, ma è anche disponibile in fiocchi per la colazione e in farina per la preparazione di dolci.
I tre tipi di quinoa
La quinoa può essere di tre tipo:
– Quinoa bianca, la più diffusa perché la meno amara
– Quinoa nera, la più delicata, ma anche la meno diffusa
– Quinoa rossa, usata nella preparazione delle insalate