A seconda degli “habitat” il metodo di irrigazione subisce forti variazioni, dobbiamo saper scegliere il metodo giusto. Abbiamo già conosciuto le diverse tecniche irrigazione, conosciamo meglio l’irrigazione a goccia. E’ un’ottima soluzione per le piante in vaso con un sistema dotato di gocciolatori specifici per ogni tipo di semina. Per l’orto dobbiamo guardare bene cosa stiamo innaffiando, per i pomodori va bene un impianto a goccia che allontana il rischio di ristagno e formazione di funghi. Ma per le insalate e altri terreni appena seminati ci dobbiamo procurare dei micronebulizzatori che devono stare più in altro rispetto alle piante, riprodurranno una pioggia molto sottile. Per superfici strette e lunghe, come le bordure, usate i microirrigatori a striscia. Per grandi porzioni invece sono utili microirrigatori rotanti a 360°.
Adesso che abbiamo deciso di installare un impianto irrigazione a goccia vediamo di cosa abbiamo bisogno:
- Un programmatore elettronico
- Il tubo collettore
- I raccordi per i tubi capillari
- I gocciolatori e\o i microirrigatori
Adesso procediamo a collegare il programmatore elettronico con un raccordo automatico filettato, per collegarlo al tubo. Il tubo capillare deve essere collegato al tubo collettore attraverso un raccordo a due vie. Possiamo collegare dei rubinetti così da avere più controllo sulla portata d’acqua di ogni singola derivazione.
Adesso dobbiamo decidere la posizione dei gocciolatori e fissare le aste regolabili per i microirrigatori. L’altezza del getto può così essere regolata a piacere in base all’altezza delle piante. Anche la gittata dei microirrigatori può venire modificata con l’apposito rubinetto di regolazione.
In inverno è opportuno scollegare il programmatore al rubinetto avendo cura di togliere la batteria e riporla in un ambiente asciutto. Il sistema di irrigazione a goccia serve a somministrare la giusta quantità d’acqua a ogni singola pianta, solo quando e dove serve. Dobbiamo tenere in considerazione alcuni errori che dobbiamo evitare.