Le tre fasi della coltivazione del prezzemolo

Il prezzemolo è una pianta biennale molto diffusa nelle zone mediterranee, il suo uso in cucina è il più variegato per questo è una delle erbe aromatiche più amate dai cuochi.

Nasce anche in terreni sassosi ed è composto da una grossa radice a fittone bianco e foglie dalla tipica forma frastagliata. Lo si può coltivare un po’ ovunque: balconi, terrazzi, piccoli orti poiché ama il clima temperato e cresce spontaneamente. Può essere usato anche per curare alcuni malesseri come il mal di tenti e le punture di insetti, inoltre è conosciuto per la sua proprietà di sciogliere i grassi.

Il prezzemolo viene seminato tra maggio e giugno direttamente all’aperto in un vaso con un fondo che permette di drenare l’acqua, torba e sabbia di fiume. Il terriccio da usare deve essere ricco di sostante nutritive che verranno assorbite dalla piantina in fase di germinazione.

consigli_piante-PREZZEMOLOLA SEMINAZIONE

Distribuiamo in maniera omogenia i semi, facendo attenzione che ogni zona non sia troppo piena o vuota. Subito dopo bisogna ricoprirli con uno strato di terriccio da due o tre centimetri.

LA GERMINAZIONE

Dopo la germinazione i vasi vanno spostati in un luogo fresco per aiutare la pianta a svilupparsi senza correre il rischio di bruciarsi. Per questo è consigliato installare un sistema d’irrigazione che possa effettuare annaffiature regolari in ogni fase della crescita della pianta.

LA RACCOLTA

Recidere i fiori che sono di tipo ombrellifero, formati da circa 50 piccoli fiori a cinque petali che possono avere delle colorazioni che vanno dal bianco al giallo. Per raccogliere il prezzemolo si deve recedere la foglia dal piede staccando anche lo stelo. Per avere del prezzemolo sempre fresco in cucina possiamo pensare di congelarlo tagliando le foglie in piccoli pezzetti in dei secchetti monouso con sufficiente acqua.




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