La pianta dell’anguria fa parte della famiglia delle cucurbitacee con un fusto peloso e strisciante. Può produrre molti frutti di grandi dimensioni e molto pesanti. Il cocomero, nonché suo frutto, presenta una corteccia molto dura di colore verde acceso e striato. Abbiamo già visto come coltivare un’anguria e sappiamo che il periodo di maturazione va da giugno a settembre. È la frutta simbolo dell’estate per la sua incredibile ricchezza di acqua che permette a chi lo mangia di idratarsi e combattere il caldo.
Esistono molte varietà di anguria, quella più diffusa in Italia è la Crimson Sweet con una polpa di colore rosso vivace. Vi ricordate la suika? Il cocomero giapponese è particolare per la colorazione gialla e la polpa succosa. Per capire se è buona occorre verificare il suo livello di maturazione, la buccia deve essere ben tesa. Possiamo provare a graffiarla con un’unghia, se si stacca facilmente è pronta per essere mangiata. Uno dei metodi più diffusi è “bussare” sull’anguria facendo caso se il suono è nitido.
Per conservarla per le nostre macedonie o insalate si consiglia di metterla in frigo poco prima di essere servita così da non perdere le sue proprietà nutrienti e la dolcezza del succo.
L’anguria presenta tante proprietà benefiche, ad esempio è un ottimo emolliente infatti la sua polpa viene usata per trattamenti estetici della pelle.
Perché mangiare il cocomero in estate? Perché è formato da più del 90% di acqua rendendolo un frutto dissetante, diuretico e depurativo. Il suo apporto calorico è ridotto, riduce il senso di stanchezza e quando lo mangiamo abbiamo l’impressione di essere subito sazi. Per questi motivi è spesso consigliato nelle diete dimagranti e anti afa insieme all’ananas, che aiuta a combattere la cellulite, protegge il fegato e le vie respiratorie.
In piccola percentuale l’anguria contiene anche proteine e minerali come iodio, potassio, ferro, fosforo, calcio, vitamina A e C, vitamina PP, vitamina B2 e B1.