Pomodoro: come si coltiva?

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Pomodoro: come si coltiva? L’ortaggio che non può mancare in un buon orto domestico spiegato dalla A alla Z in questo articolo.

Il pomodoro è uno degli ortaggi più consumati nelle tavole degli italiani, motivo per cui non può assolutamente mancare in un buon orto domestico.
Questo ortaggio, originario del Perù, da più di 200 anni circola nelle nostre tavole e si differenzia per qualità e caratteristiche in base alla zona dove viene coltivato.

Clima e terreno per coltivare il pomodoro

Il pomodoro per la coltivazione richiede un’ottima esposizione al sole, teme climi troppo freddi ma anche troppo aridi. Il clima temperato che abbiamo in Italia quindi è l’ideale.
Il terreno ideale è molto drenante e ricco di sostanze nutritive, con un pH di 6.

Concimazione del pomodoro

La concimazione del pomodoro è importante per un buon raccolto, si inizia a spandere il fertilizzante in fase di lavorazione preparatoria del terreno. Come quantità calcoliamo 0,6 kg di concime organico pellettato al metro quadro, 10 volte tanto se si tratta di letame o compost maturo. Potendo scegliere è sempre meglio usare il letame maturo piuttosto che i pellet, visto che apportando più sostanza si ammenda il suolo, migliorandone la struttura. Se la produzione è scalare si può intervenire in corso d’opera con aggiunte di concimazione, intervenendo anche con prodotti organici idrosolubili come sangue di bue o borlande (residui della lavorazione della barbabietola).

Semina del Pomodoro

Il pomodoro va seminato fra febbraio e marzo, in seminiera. Il seme germoglierà dopo circa una settimana. Ponetelo in un ambiente molto caldo, esposto al sole, la temperatura per germogliare deve essere di almeno 24 ° e per crescere invece serve che sia esposto almeno a 13°. Il pomodoro infatti è una pianta sensibile più alla temperatura che alle ore di luce. Per quanti riguarda il trapianto del pomodoro dalla semina in semenzaio si passa poi in vaso, fino allo stadio di prefioritura.

Coltivare il pomodoro

La pianta di pomodori produce dei germogli all’ascella delle varie foglie, chiamati anche cacchi o femminelle che vanno recisi vicino alla base appena possibile (con le foglie o anche con l’unghia), perché disperdono l’energia della pianta. Lo stesso vale per i succhioni che crescono alla base. Femminelle o succhioni di una certa dimensioni possono essere usati per riprodurre la pianta a talea, così si otterranno poi pomodori tardivi. Gli ascellari recisi possono essere lasciati ai piedi delle piante per non impoverire il terreno. Se il suolo ha troppo azoto possono nascere femminelle anche dai grappoli di fiori e dalle nervature delle foglie.

Cimatura. Il pomodoro va lasciato crescere fino a settembre, infine si cima il germoglio centrale lasciando che la pianta si concentri sull’altezza raggiunta piuttosto che allungarsi ulteriormente. Le varietà a crescita determinata non devono essere cimate.

Quanto irrigare il pomodoro: per la coltivazione in serra il pomodoro necessita di 1.400 litri ogni metro quadro, nell’orto naturalmente dipende dal clima e dal terreno. Mediamente bastano 600 – 900 litri compresi quelli che cadono come pioggia. Si può considerare per avere un’idea un millimetro di pioggia = 1 litro d’acqua ogni metro quadro. Se non piove normalmente si bagna una/due volte la settimana, abbondantemente ma senza far ristagnare.

 




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