Si dice che la coltivazione idroponica sia l’innovazione del futuro.
Conoscevi già questa tipologia di coltivazione? Scopriamola insieme.
Per coltivazione idroponica intendiamo un connubio di tecniche di coltivazione fuori suolo, altresì conosciuta anche come idrocoltura.
In questo caso la terra viene sostituita da un substrato costituito da argilla espansa, perlite, fibra di cocco, zeolite, vermiculite. La pianta allora viene irrigata con una soluzione mirata al nutrimento.
TIPI DI COLTIVAZIONE IDROPONICA
A seconda del tipo di tecnologie utilizzate possiamo distinguere coltivazioni:
– High Tech: generalmente utilizzata in serre di ultima generazione, automatizzate, più efficienti.
– Medium Tech: necessitano di alta manutenzione e personale specializzato
– Low Tech: più semplici rispetto alle high tech, spesso realizzate con materiale riciclato o a costo estremamente basso.
VANTAGGI
– Ottimizzazione dello spazio. Questa coltivazione è ideale per chi ha poco terreno disponibile.
– Riduzione dei costi
– Maggiore controllo e risparmio idrico fino al 90%
– Migliore gestione della pianta
– Riduzione del rischio di malattie e parassiti e relativa proliferazione sul suolo
– Possibilità di automazione e meccanizzazione della produzione
SVANTAGGI
– Costi d’impianto elevati, soprattutto in High e Medium Tech.
– Necessità di personale tecnico specializzato
– Smaltimento necessario dei substrati utilizzati. Questo aspetto diventa particolarmente difficile se si utilizzano substrati inorganici.
– Disposizione di acqua assolutamente non contaminata
– Possibile impoverimento del terreno
NUOVA COLTIVAZIONE BIOLOGICA?
Attualmente non è stato ancora assegnato un certificato bio ufficiale. Ciò che sembra evidente, però, è che i vantaggi di tale innovazione siano più importanti degli svantaggi.
Per una questione di alcune normative ancora in vigore la coltivazione idroponica non è stata ancora ufficilizzata in Italia in quanto vige il principio di coltivazione attraverso l’ecosistema del suolo.
Negli Stati Uniti, invece, c’è ancora un forte dibattito tra sostenitori e non.
Quindi, alla fine, la coltivazione idroponica è la svolta del futuro o no?
Non è ancora chiaro. Ciò di cui siamo consapevoli è solo che dal 2050 circa il suolo a disposizione per le coltivazioni sarà sempre meno, dunque sarà utile arrivare preparati ed educati ad un nuovo modo di produzione agricola, a sostegno dell’ambiente.