L’orto biologico è la risposta alla tendenza di sempre più persone che stanno capendo l’importanza di mangiare cibi di stagione. Molti cercano di sfruttare personalmente un orticello, nel rispetto dell’ambiente e, perché no, risparmiando sui costi d’acquisto.
La differenza tra un orto biologico e un orto tradizionale sta nel tipo di coltivazione adottata: quella dell’orto biologico è esente dall’utilizzo di prodotti chimici, durante tutte le fasi, dalla semina al raccolto. L’utilizzo di semine biologiche e concimi naturali permette di ottenere prodotti al 100% naturali, anche se, d’altro canto, l’attacco da parte dei parassiti è più probabile, mancando del tutto la copertura degli agenti chimici. Bisogna quindi seguire alcune accortezze nel coltivare un orto biologico; vediamo le fasi da seguire:
Preparare il terreno: con l’uso di una zappa eliminare pietre ed erbacce, così da non impedire al terreno l’assorbimento dell’acqua.
Scegliere l’appezzamento di terreno dove impiantare l’orto biologico: dovrà essere esposto al sole e protetto dal vento.
Ma quali sono gli ortaggi più resistenti agli attacchi dei parassiti?
Pomodori, lattuga, zucchine, cipolla, aglio, prezzemolo e basilico sono consigliati per coloro che per la prima volta vogliono cimentarsi nella cura di un proprio orto biologico.
A questo punto non resta che seminare i semi biologici, oramai reperibili facilmente sul mercato, in delle profonde buche fatte su misura dei semi. Per intenderci, ogni buca dovrà essere quattro volte più grande del seme e una volta messo quest’ultimo bisognerà coprirlo interamente con la terra. Ricordatevi, infine, di distanziare i semi!
Interamente al naturale va concimato l’orto biologico, utilizzando: il letame, la pollina, il compostorganico e lo stallatico. Utile è anche la concimazione verde o sovescio, ovvero utilizzando erbe raccolte e tagliate finemente che vengono lasciate a decomporsi sul terreno.
Importantissimo è il metodo utilizzato per annaffiare l’orto. Il perché non và sottovalutato: un orto biologico, come è stato detto, è più soggetto all’attacco di parassiti e malattie fungine, per cui va innaffiato localmente, ricorrendo al metodo a goccia, bilanciando la quantità d’acqua somministrata ed evitando pericolosi ristagni d’acqua.
Per impedire il proliferare dei parassiti va eseguita la rotazione delle colture sul terreno. E’ comunque meglio coltivare ortaggi il cui ciclo vegetativo non coincide con quello biologico dei parassiti.
Cosa fare se i parassiti attaccano l’orto biologico?
Ricorrete alla rimozione manuale dei parassiti adulti e delle loro larve, nonché all’eliminazione delle piante colpite oppure utilizzate degli insetticidi naturali, quali gli anticrittogamici a base di rame e zolfo o i macerati vegetali.
[…] un orto biologico ci farà avere ortaggi genuini sulla tavola, anche se il loro aspetto non sarà dei migliori ci […]
Da come è messa la situazione oggi, conviene veramente coltivarsi tutto da soli e meglio ancora se si allevano gli animali e ce li macelliamo a casa!
[…] abbiamo deciso di dare un senso al nostro balcone iniziando a coltivare il nostro piccolo orticello. I vasi li abbiamo, paletta, guanti, forbici, acqua… e il concime? Quando si va al negozio e […]
[…] coltivare un orto biologico bisogna utilizzare gli strumenti adatti anche per proteggerlo dalle erbe infestanti dannose. Esse […]