La pratica del sovescio viene utilizzata in agricoltura biologica, ma è anche diffusa tra coloro che per diletto coltivano piccoli orti. Il sovescio consiste nella coltivazione di piccole piante che invece di essere raccolte vengono interrate quando sono al massimo dello sviluppo per svolgere la funzione di concime per altre piante, arricchendo il terreno di sostanze organiche, apportando acqua al suolo e se effettuato con sovescio di leguminose aumenta anche l’apporto di azoto.
Le colture da sovescio vengono impiantate nel terreno dopo una coltura principale, quando il terreno è stanco, prima di una nuova semina, allo scopo di rivitalizzarlo. L’interramento delle piante da sovescio va effettuato un mese prima della semina ed è consigliato non lasciare le piante tagliate troppo tempo all’aria, perché potrebbero appassire. I buchi vanno fatti 15 cm da terra, mai di più, soprattutto se siamo in presenza di un terreno argilloso, perché le piante da sovescio hanno bisogno di ossigeno atmosferico per attivare il processo di decomposizione.
La concimazione verde o da sovescio viene spesso utilizzata anche in terreni incolti per renderli nuovamente sfruttabili, mentre nei terreni sfruttati serve per impedire l’erosione e il dilavamento e proteggere lo strato superiore del suolo.
Quali sono le piante da sovescio da utilizzare?
Le piante da sovescio utilizzate sono:
– le leguminose. Il sovescio di leguminose è adatto ai diversi tipi di terreno, arricchisce il terreno di azoto ed è adatto a tutti i tipi di clima. Il sovescio favino è uno dei più importanti, tra gli altri abbiamo: la lupinella, il lupino, la soia, il trifoglio incarnato, , il pisello da foraggio, il meliloto e la veccia, capace, quest’ultima, di resistere a meno 12 gradi.
– le crucifere. Utilizzate quando abbiamo fretta di concimare il terreno. Tra queste abbiamo: la senape, con un ciclo molto breve (ma purtroppo non sopporta le basse temperature), il ravizzone e la colza (contrariamente alla senape resiste alle basse temperature).
– le graminacee. Si utilizzano insieme alle piante da sovescio di leguminose, perché aiutano queste a resistere alla carenza d’acqua e le proteggono dal freddo. Di solito viene usata l’avena accoppiata al pisello da foraggio oppure l’avena accoppiata alla veccia.
Altre colture da sovescio utilizzate al posto delle sopradette piante da sovescio sono il grano saraceno e la facelia.
La pratica del sovescio viene utilizzata in agricoltura biologica, ma è anche diffusa tra coloro che per diletto coltivano piccoli orti. Il sovescio consiste nella coltivazione di piccole piante che invece di essere raccolte vengono interrate quando sono al massimo dello sviluppo per svolgere la funzione di concime per altre piante, arricchendo il terreno di sostanze organiche, apportando acqua al suolo e se effettuato con sovescio di leguminose aumenta anche l’apporto di azoto. – See more at: http://www.garden4us.it/sovescio-la-pratica-del-sovescio-o-concimazione-verde-n-41.html#sthash.4Xd6Pe6K.dpuf
[…] bisogna lavorare lo strato superficiale del terreno; a questo punto possiamo seminare la specie da sovescio a circa 15 centimetri di […]