L’orto urbano è un’iniziativa partita in Inghilterra, nel piccolo comune di Todmorden. Un esempio di agricoltura comunicativa, dove tutti possono fare la spesa gratis di frutta e verdura.
L’orto urbano parte nel 2007, quando nella piccola cittadina, a 300 km da Londra, una simpatica signora inglese, Pam Warhurst, decide di dare il via ad una rivoluzione di protesta, contro il riscaldamento globale, lo sfruttamento dei paesi del Sud e l’esaurimento delle risorse energetiche.
Insieme all’amica Mary Clear decidono di piantare nel giardino di casa le verdure più comuni ed invitano tutti i passanti a servirsene gratuitamente.
Da quel momento in poi l’intera città si è trasformata in un orto biologico urbano: tutti gli spazi verdi pubblici sono stati convertiti ad orti, dove tutti coltivano e da cui tutti attingono risorse alimentari di prima necessità, senza esagerare nel fare la spesa gratis e aiutando la comunità a coltivare orto ovunque. Questo esperimento di orto urbano potrebbe portare Todmorden all’autosufficienza agroalimentare entro il 2018.
L’orto urbano è una rivoluzione destinata ad uscire dai confini della piccola città inglese. Dopo il boom iniziale, altre 30 città dell’Inghilterra hanno seguito l’esempio. La cosa che più stupisce è che si è iniziato da un piccolo orto nel giardino di casa di due signore, per poi spostarsi al giardino della chiesa, a quello del supermarket, al terreno del cimitero e così via… Si è partiti dal piantare le verdure e si è arrivati alla coltivazione di alberi e all’allevamento di galline. Nelle scuole viene insegnato ai bambini come rispettare la terra , come coltivare un orto domestico e come utilizzare l’acqua per l’irrigazione evitando gli sprechi.
Dall’Inghilterra si è passati al resto d’Europa fino a raggiungere Hong Kong, nuova Zelanda e Sud America.
L’orto urbano è approdato anche in Italia, dove l’estensione registrata è di 500.000 mq. La città più attiva a far sua l’iniziativa è Bologna, dove è partito il progetto “Bologna città degli orti”. L’iniziativa prevede una mappa interattiva per localizzare l’orto biologico più vicino, per potersi recare li e usufruire delle verdure gratis.
A Perugia l’orto urbano sorge nei 5000 mq del giardino dell’antico convento di San Matteo degli Armeni. A Foligno sorge un orto urbano con annesso mercato ortofrutticolo. A Milano parte Milano Green per diffondere la cultura dell’ecologia. Ad Ostuni si sta pensando di fare orti urbani nei terrazzi.
Ma al Sud? Ancora niente, si spera in una bella iniziativa!
Siamo ancora lontani qui in Italia per poter affrontare un tema del genere. Comunque, si dovrebbero avere delle infrastrutture più consone al problema.
[…] le altre città dello stivale, perché infatti Firenze si è aggiudicata il primato di città da orto urbano con una percentuale di 0,7 % di orti urbani disponibili. A seguirla abbiamo Livorno (0,5 %) e Prato […]
Chissà se prima o poi anche al Sud nasceranno queste realtà!
Speriamo accada!