Orti urbani Firenze

orto urbano firenze
Gli orti urbani si stanno diffondendo a macchia d’olio in Italia, indice di una tendenza assorbita con buoni risultati. In Toscana gli orti urbani sono molto apprezzati, tant’è che il progetto si è allargato prendendo un più ampio respiro, spingendosi a diventare un orto didattico. Questo è avvenuto nella città di Firenze, dove, in pieno centro, sono spuntati gli orti dipinti. Il progetto è stato promosso dalla comunità dei giardinieri e degli ortolani fiorentini e comprende uno spazio ampio dedicato all’orto condiviso. La sede dell’orto urbano di Firenze è uno spazio vicino all’Istituto Barberi ed è stato inaugurato dalla Coldiretti, insieme con i politici locali e i rappresentanti del centro sociale Barberi.
Il nome dato all’iniziativa è “orti dipinti”, ma in verità di dipinto ha solo il nome, perché l’orto è fruibile a tutti e destinato alla produzione di ortaggi con scopo educativo.
L’orto urbano di Firenze  non a caso è stato situato in pieno centro città, per divulgare al meglio la filosofia della comunione, della sostenibilità, dell’ecocompatibilità, della salvaguardia del verde, del recupero degli spazi abbandonati e della condivisione del cibo. Tutto ciò che verrà prodotto dalla terra andrà diviso tra chi coltiva, chi ha fatto da sponsor all’iniziativa e al centro sociale per l’organizzazione di cene.
Gli orti urbani di Firenze servono da modello a tutte le altre città dello stivale, perché infatti Firenze si è aggiudicata il primato di città da orto urbano con una percentuale di 0,7 % di orti urbani disponibili. A seguirla abbiamo Livorno (0,5 %) e Prato (0,1%). A Firenze abbiamo 6,3 ettari di orto urbano, secondo quanto dichiarato dalla Coldiretti Toscana sulla base dei dati Istat.

L’orto urbano di Firenze ha avuto come conseguenza la crescita degli agricoltori amatoriali, con l’interesse al consumo di cibi sani, coltivati senza agenti chimici e l’aggregazione con altri che condividono lo stesso interesse. Così anche pensionati ed anziani si divertono a coltivare.

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