Coltivare il peperoncino è un’esperienza fatta da tutti i coltivatori, professioni o amatori, perché il peperoncino è non solo un alimento, ma anche un simbolo tutto italiano!
Il peperoncino in vaso è un desiderio di molte famiglie, soprattutto nel periodo estivo piace averne un po’ da mangiare la sera con pane, olio e sale. Fine maggio e inizio giugno è il periodo ideale per piantare il peperoncino e anche quello ideale per il trapianto dei peperoncini in vaso. Noi italiani siamo famosi anche per il peperoncino: esiste un Accademia Italiana del peperoncino, lo si spedisce ai parenti all’estero, si realizzano oli piccanti e, per chi ci crede, coltivarlo scaccia via la sfortuna! Il peperoncino, in vaso e non, è appartenente al genere Capsicum, lo stesso del peperone ed è coltivato da oltre 5 mila anni. Arrivato nella zona occidentale del mondo grazie a Cristoforo Colombo è oggi diffuso ovunque e consumato da tutti. La sua diffusione globale non implica che il peperoncino cresca ovunque, per essere rigoglioso e dal buon sapore bisogna avere un terreno soffice, sciolto e leggermente acido. Ricordate che teme i ristagni d’acqua, quindi attenzione a non eccedere con le annaffiature e aggiungete alla terra dell’argilla espansa, agriperlite e un po’ di sabbia di fiume, fino ad avere un terzo del substrato composto da materiale drenante. Per la concimazione ideale del peperoncino si consiglia la cornunghia naturale a base di fosforo, potassio e calcio, quest’ultimo è indispensabile per il peperoncino, perché la sua carenza può causare la morte della pianta. Per chi coltiva il peperoncino in vaso è bene scegliere vasi di terracotta dal diametro di non meno di 25 cm e profondità 40 cm. Da evitare il sottovaso.
Se preferite coltivare il peperoncino in cassette, allora ricordate di distanziare le piantine di 50 cm le une dalle altre.
Coltivare il peperoncino non è complicato. Il suo sviluppo è in senso verticale, ciò vuol dire che alla base resta uno spazio libero, dove poter coltivare lattuga, finocchio, cavolo o altro. Questo è possibile anche a chi coltiva il peperoncino in vaso. Per combattere i parassiti in maniera naturale piantate alla base della pianta il tagete, l’aneto, la veronica e l’achillea che attirano la coccinella, predatore indiscusso degli afidi. Se l’attacco dei parassiti è già in corso allora spruzzate un composto di aglio, ortica e peperoncino stesso. Se è la nottua ad attaccare il peperoncino allora bisogna combatterla con infusi di timo, salvia e piretro. Ricordate, inoltre, di contrastare l’umidità e di far stare la pianta al sole.
Quale peperoncino coltivare in balcone?
Tutte le varietà comuni sono adatte alla coltivazione in vaso, la più diffusa è la Capsicum annum, più resistente al freddo. Ma non tutti vogliono piantare questo tipo di peperoncino, alcuni preferiscono varietà da consumare fresche, come gli Habanero, o da far essiccare come Cayenna, oppure varietà da cui ricavare oli, come il Calabrese e la Thay. Alcuni non amano il sapore piccante del peperoncino, ma lo adorano come pianta ornamentale, per questi consigliamo di piantare la varietà Christmas Candle. I peperoncini, così come i peperoni, vanno raccolti quando sono del tutto maturi, ma ancora di colore verde. Il colore lo cambieranno in seguito. Per evitare che durino meno conservate un pezzo di peduncolo, circa 5 cm di gambo. Se si vuole coltivare il peperoncino partendo dal seme bisogna: – estrarre i semi da un peperoncino – seminarli in luna crescente – riempite un vaso d circa 20 cm di altezza con terriccio inumidito – poggiate sopra i semi, senza interrarli – aggiungi un po’ di terra sopra, senza coprire del tutto i semi – le prime sere annaffiate ogni giorno – quando le piantine raggiungono i 7 cm passatele in un vaso più grandi
[…] – Peperoncino in polvere […]