Alla scoperta di un antico legume: il lupino

lupiniQuello che in apparenza può sembrare una bellissima pianta con dei piccoli baccelli in realtà è il lupino, un legume dal grande potere saziante che ha moltissimi benefici.

Le popolazioni del passato lo coltivavano moltissimo infatti in alcune parti dell’Italia il tradizionale lupino a tavola non può assolutamente mancare.

Perché mangiare lupini fa bene?

Sono ricchi di vitamina A,B e C, Omega3 e Omega6. Inoltre contengono minerali come zinco, ferro, calcio, potassio e manganese. Insomma c’è dentro davvero di tutto.

è considerato fondamentale per un’alimentazione sana ed equilibrata perchhè regolarizzano la digestione e facilitano l’assorbimento dei nutrienti.

Se si è vegani o vegetariani non se ne potrà fare a meno perché offre proteine ( in circa 100gr ci sono 36 kl) indispensabili per il corpo, oltre che la tiamina (vitamina B1), l’acido folico (vitamina B9).

Perché i nostri nonni ne vanno matti? Perché i lupini sono un legume facile da digerire. Aiutano a scindere meglio i grassi, carboidrati e proteine.

I lupini sono una riserva di energia che ci aiutano ad affrontare meglio la giornata.

lupini_1Questi sono solo le sue proprietà ma se li categorizziamo nei legumi i benefici si duplicano infatti sono ricchi di fibre e riescono a ridurre l’ipertensione. Come? Il lupino agisce sulla formazione del colesterolo cattivo che ti attacca nelle arterie del sangue. Alcuni studi affermano anche che prevenga il tumore al colon e il diabete di tipo 2.

Nonostante tutto questo si devono consumare con moderazione per evitare di cadere in fastidiosi problemi come diarrea e dolori addominali, causati dall’indigestione. Se essi si trovano sotto salamoia sono da evitare per chi ha problemi di ipertensione, consumali secchi.

Come si preparano i lupini?

Possono essere acquistati anche secchi ma prima di essere consumati dovrai tenerli ammollo per almeno 3-4 giorni cambiando l’acqua ogni 12 ore. Adesso sono pronti per essere bolliti per eliminare l’amarezza che li caratterizza. Il tocco finale è dato dal sale che deve essere almeno a un decimo del peso totale del prodotto.




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