Coltivare biancospino in balcone

biancospino

Il biancospino è amico del cuore, i suoi fiori combattono l’aritmia e l’ansia. Le sue bacche attenuano la colite e la tosse.

 

Coltivarlo in casa può essere una buona idea per alleviare questi disturbi e per avere un balcone in fiore.

 

Se puoi, procurati delle bacche fresche, schiacciale ed estrai il seme.

Il seme va messo in una bacinella d’acqua, se va a fondo significa che è adatto alla semina, altrimenti buttalo via e prendine un altro. Fai la stessa prova fin quando non ne trovi uno che resti a fondo.  I semi galleggianti portano piante deboli, con crescita lenta, per cui ne sconsigliamo la semina.

 

Il biancospino ha già di suo una crescita abbastanza lenta, per cui è bene assicurarsi di seminare un seme sano, altrimenti si rischia di attendere parecchio prima di vedere i fiori.

 

Una volta selezionato il seme, affondalo in un vaso di 40 cm di diametro, sul fondo del quale avrai precedentemente messo della ghiaia e del concime.

Copri il seme con della terra e un po’ di sabbia, così lo proteggerai dagli insetti.

 

In inverno il biancospino va annaffiato due volte al mese, mentre in estate bastano due volte a settimana. Evitate annaffiature continue perché è una pianta che teme i ristagni.

Il vaso posizionalo in balcone, in una zona umida, così potrà germogliare. La germogliazione avviene in primavera.

biancospino

Durante i mesi freddi mettilo in una zona riparata e coprilo con foglie secche.

In primavera potrai raccogliere i fiori e farli essiccare, mentre in autunno troverai le bacche.

 

Il  biancospino è una pianta resistente, che ben si adatta a tutti i climi, non a caso era considerato di buon auspicio dai greci che lo battezzarono “la pianta della speranza”, e dai celtici che lo bruciavano per ripulire l’ambiente dalla negatività.

 

Oggi è più comunemente conosciuto come “la pianta del cuore” perché grazie ai flavonoidi  contrasta radicali liberi e colesterolo.  Il biancospino è pertanto un ottimo cardio protettore, un suo consumo regolare  permette ai proantocianidoli di rafforzare il cuore modulando la forza del muscolo e diminuendo gli episodi di aritmia, tachicardia ed extrasistole.

 

I fiori di biancospino sono utili per creare tisane calmanti, mentre con le bacche di colore rosso è possibile preparare confetture e sciroppi che disinfettano l’intestino e le vie respiratorie.

 

Sotto forma di infuso va bevuto nei mesi invernali una volta al giorno, per placare l’ansia e liberare le vie aeree.

Prepararlo è semplice, basta prendere dei fiori di biancospino in infusione per dieci minuti e poi bere, soprattutto quando avverti delle palpitazioni sospette. Ottimo anche se soffri di ipertensione arteriosa  di origine nervosa, in questo caso l’infuso va bevuto lontano dai pasti.

 

Per le confettate si possono usare le bacche intere oppure se ne spreme il succo, portando ad ebollizione un kg di prodotto con mezzo kg di zucchero e 250 ml d’acqua, un pizzico di zenzero in polvere e il succo di due limoni. Il composto va fatto cuocere fino a che non si trasforma in gelatina.

 

Se vuoi realizzare uno sciroppo contro la tosse servono 500 grammi di bacche, 200 ml d’acqua, 250 grammi di zucchero e una stecca di cannella: porta a ebollizione le bacche, quando si sono ammorbidite unisci il resto dei componenti  e cuoci finché non otterrai un liquido denso e rossiccio.

 

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