Il finocchio, il cui nome esatto è Foeniculum vulgare dulce, è un ortaggio impegnativo da coltivare.
Il finocchio va coltivato in due momenti dell’anno: a gennaio per poterlo raccogliere in estate oppure a luglio/settembre per essere raccolto a fine autunno.
L’attenzione va posta sin dalla semina: il finocchio va seminato lasciando uno spazio di 60 cm tra le file e di 20 cm sulla fila, tra una piantina e l’altra.
Quando semini il finocchio ricorda di mettere circa 0,5 grammi di seme. Se la semina la fai in ambiente protetto il trapianto deve avvenire un mese e mezzo dopo.
Le piantine vanno diradate prima che siano troppo alte, in modo tale che crescano bene.
Un altro particolare da ricordare e tenere presente è il seguente: il terreno va tenuto sempre umido fino alla completa germinazione.
Essendo un ortaggio esigente, il finocchio necessita di un terreno ben lavorato, che va preparato con cura, lavorandolo fino a 30 cm di profondità.
Il ciclo produttivo del finocchio è molto breve, per cui non è consigliabile concimare direttamente ma va coltivato nel terreno dove è stata messa una coltura ben letamata, come ad esempio le zucchine.
Se il terreno è compatto il nostro consiglio è di seminare o trapiantare in aiuole sopraelevate, di circa 20 cm, così da evitare ristagni d’acqua.
Il finocchio è un ortaggio delicato, il clima è pertanto molto importante: sotto i 7 gradi rischia di marcire, mentre se fa troppo caldo (superiore a 30 gradi) va in fiore.
Se abitate in zone fredde, soggette a gelate, allora è meglio coltivare la varietà Montebianco, di gran lunga la più resistente al freddo.
Coltivare il finocchio richiede anche una certa tecnica per renderlo dolce. Se rincalzate le piante otterrete finocchi più teneri. Addossate la terra 15 giorni prima della raccolta, oppure fatelo per tre, quattro volte a partire dall’ingrossamento dei grumoli, ovvero la parte globosa del finocchio.
Quando il finocchio diventa grande è necessario ammucchiare la terra intorno ai fusti esterni, così facendo verrà non solo protetto dal freddo, ma ne verrà migliorato il sapore.
Il finocchio teme parecchio i ristagni d’acqua, i quali possono causare malattie alla pianta, tra cui la più pericolosa è la sclerotica, una muffa capace di contaminare tutte le piante se non viene subito debellata estirpando gli ortaggi infetti o la parte di essi contaminata.
Per prevenire questa malattia del finocchio il consiglio è di mettere la pianta in zona soleggiata e arieggiata, evitando posti troppo umidi. Se nonostante le vostre accortezze la pianta viene colpita, trattatela con del rame.
Persino la raccolta del finocchio è leggermente più complicata rispetto a quella di altri ortaggi. Essa va fatta procedendo in modo scalare. Bisogna togliere le foglie esterne e mozzare a filo la radice.
Per far mantenere il finocchio, una volta raccolto, il consiglio è di tenerli sotto un tunnel fino a un massimo di 4 settimane.
Se nel vostro orto seminate finocchio ricordate che non va messo vicino fagioli, cavoli, pomodori e rape.
Ideale la consociazione con piselli, lattughe, porri, cicoria e cetriolo.
Il finocchio non va piantato in terreni dove prima sono state coltivate piante della stessa famiglia, come carote, prezzemolo e sedano, inoltre non va messo a dimora nella stessa aiuola per due anni di seguito.