Il pompelmo è un frutto gustosissimo che potete coltivare serenamente sia in frutteto che in vaso. Ecco come fare.
Il pompelmo è conosciuto e apprezzato per le sue svariate proprietà nutrizionali, ma anche e soprattutto per il suo gusto inconfondibile.
È una pianta sempreverde originaria dell’america centrale
e in Italia viene coltivata principalmente in Liguria, al meridione e nelle isole.
La pianta del pompelmo adora le temperature miti, e quindi le esposizioni soleggiate e al riparo dal vento.
Non cresce bene al freddo, ma neanche al caldo eccessivo, consigliamo quindi di i coltivare il pompelmo in grandi vasi in modo da poterlo riparare prima dell’arrivo dell’inverno e di poterlo spostare nel caso di caldo afoso.
Predilige il terreno sciolto, ricco di sostanza organica e molto ben drenato.
La pianta di pompelmo non sopporta i terreni compatti e quelli eccessivamente calcarei terreni che rendono il ferro insolubile; il substrato di coltura ideale, quindi, è un terreno a medio impasto composto da comune terreno da giardino mescolato con ghiaia grossolana e sabbia.
Per l’irrigazione generalmente si accontenta delle piogge ma durante i periodi di prolungata siccità e in estate è consigliabile irrigare regolarmente la pianta
qualora il terreno risultasse troppo arido e secco.
L’acqua da usare per l’irrigazione non deve essere dura e, soprattutto povera di cloro per evitare che le foglie si decolorino e i frutti non crescano al massimo della propria qualità.
Per la concimazione bisognerà interrare alla base del tronco del concime organico ben maturo o del concime granulare a lento rilascio specifico per agrumi alla fine dell’autunno.
Dall’inizio di giugno e fino ad ottobre, si può nebulizzare la chioma del pompelmo utilizzando dei concimi fogliari. La concimazione per vaporizzazione fogliare va fatta al mattino presto o dopo il tramonto del sole.