L’avocado è un frutto esotico dalle mille proprietà.
Il gusto è simile al cetriolo, anche se viene usato non solo per le insalate, bensì per le salse di accompagnamento (famosissima la Guacamole).
Ottimo sostituto naturale della maionese, non bisogna eccedere nell’ uso se si è a dieta, in quanto ricco di grassi (buoni, ma pur sempre grassi).
Chi è amante dell’avocado, sa benissimo che il suo prezzo può essere molto alto, ma si può comprare una sola volta, coltivarlo e avere la scorta di frutti senza problemi.
Il nocciolo dell’avocado è la chiave di tutto.
Coltivare un avocado in terra è facile, ma se non si possiede un giardino e lo si vuole coltivare in balcone?
Si può coltivare l’avocado in vaso?
Certamente, è una operazione semplice e per certi versi pure divertente, soprattutto si ha la soddisfazione di vedere una pianta crescere da una cosa considerata uno scarto.
Di seguito, ecco come coltivare un avocado in vaso.
Partire dal seme dell’avocado è la strada più facile, in quanto se si vuole provare a cercare una pianta di avocado già cresciuta, i prezzi possono raggiungere cifre esorbitanti. Inoltre, non si ha la garanzia di avere una pianta in buona salute, non tanto perché soggetta a malattie o parassiti, bensì per gli sbalzi di temperatura.
Il cambiamento di clima da serra all’ aperto, in più il trambusto del trasporto possono provocare una sorta di shock alla pianta, la quale non produrrebbe frutti o, peggio, potrebbe morire.
Bisogna tenere presente che la pianta di avocado può raggiungere dai 6 ai 20 metri, in quanto cresce spontaneamente in Brasile e in Messico, ma anche in Italia in alcune zone del Sud si stanno vedendo coltivazioni di avocado.
Piantare il seme direttamente permetterà l’adattamento al clima del terrazzo e maggiore resistenza.
Dopo aver gustato l’avocado, si deve ripulire il grosso seme dai residui di polpa per prepararlo allo step successivo.
Si può procedere in due modi per la coltivazione di un avocado: infilare nel nocciolo dell’avocado 4 stuzzicadenti in maniera perpendicolare e posizionarlo dentro un bicchiere con dell’acqua, in modo che la parte appuntita sia verso l’alto e che sia immerso nel liquido a metà. Si posiziona il bicchiere in luogo luminoso e si fanno i rimbocchi di acqua, finché non sbucano le radici.
In alternativa, si prende il seme pulito e si pianta nel vaso pieno di terra, in modo che la parte appuntita fuoriesca. Si innaffia, si copre il vaso con del nylon e si posiziona il tutto all’ombra e al caldo.
Entrambi i metodi faranno spuntare le radici dell’avocado entro un mese. Si vedrà anche un piccolo germoglio spuntare dalla parte appuntita.
Adesso si avrà un piccolo avocado, pronto per essere interrato in caso di scelta della prima opzione.
Come terreno va bene quello universale misto ad argilla espansa per il drenaggio dei liquidi.
Radici e germoglio devono essere collocati in un vaso abbastanza ampio, dai 30 cm di diametro.
Piccoli suggerimenti: è una pianta tropicale amante di calore e umidità, ma non dei ristagni di acqua, meglio quindi eseguire la pacciamatura con argilla espansa alla base del vaso e innaffiare al bisogno. D’inverno la cosa migliore è coprirla con i teli appositi per evitare shock termici e diradare le irrigazioni.