Per coltivare un orto biologico bisogna utilizzare gli strumenti adatti anche per proteggerlo dalle erbe infestanti dannose. Esse sottraggono la luce solare, l’acqua e le sostanze nutritive alle piante maggiormente vulnerabili, cioè quelle giovani oppure appena trapiantate. Le erbacce favoriscono la proliferazione di funghi e batteri provocando malattie. Per evitare che ciò avvenga possiamo rispettare alcune regole di pulizia:
– Dobbiamo rimuovere tutti i residui vegetai e le piante secche
– Potare frequentemente il prato
– Innaffiare e concimare nei tempi dettati dalla stazione e dal clima
– Rimuovere con dei guanti e un piccone le radici appena formate che riusciamo ad individuare. Potete aiutarvi anche con un piccolo getto di vapore diretto sulla pianta
Per rimuovere le erbe infestanti si può fare uso dei diserbanti. Molti di quelli che troviamo su internet o nei negozi sono prodotti chimici che poi vengono assorbiti nel terreno e che finiscono nelle falde acquifere. Ma ci sono delle valide alternative naturali che non uccidono insetti impollinatori che sono delle alleate per la nostra coltivazione. Ecco tre valide alternative ai diserbanti chimici:
– Miscelare una soluzione di 1Lt di aceto bianco e 120ml di succo di limone
– Innaffiare le erbacce con dell’acqua di bollitura delle uova e dopo cospargerle del sale
– Una bottiglia da 1Lt di Gin mischiato con il succo di due limoni
Il diserbante può essere distribuito sulla superficie del terreno con un micronizzatore a goccia controllata. Si raccomanda di tenerlo molto vicino alle piante per una maggior azione del prodotto.
Ultimamente leggo spesso in rete di assurdi preparati per il diserbo chimico delle infestanti.
Il problema di queste “genialate” è che non si tiene minimamente conto dei danni che si fanno al terreno… Una sostanza seppur naturale come l’aceto o il sale ha comunque il potenziale chimico per arrecare danno gravissimi, non dimentichiamoci che anche terribili inquinanti come il petriolo sono composti naturali.
Gettare in terra dell’aceto o del sale comporta un danno al ph pressòchè irrimediabile perchè sono sostanze che non si scompongono. Il terreno diventerà sterile ed inospitale per la maggior parte delle piante, mortale per quasi tutte le piante coltivate… sopratutto se si è soliti a queste pratiche.
L’unico modo per sistemare il problema nel breve termine sarebbe quello di apportare ulteriore chimica, calce, zolfo ecc… tutte sostanze che arrecano ancora più danni creando problemi ancora più complessi da risolvere ma che permettono nell’anno in corso di riuscire seppur malamente ad ottenere un raccolto. Un suolo così rovinato perde sempre più valore commerciale ed è sempre più difficile rigenerarlo e bonificarlo.
Un sistema molto meno invadente può essere il pirodiserbo che seppur non lo consiglierei è comunque un notevole passo avanti.
Per il rimedio del Gin, dico solo che non sò ora ma fino a poco tempo fà la dispersione di bevande alcoliche nell’ambiente era reato ambientale perseguibile per legge.
Grazie Attilio per la risposta molto esaustiva, prima di fare qualsiasi diserbante si dovrebbe tenere in conto del terreno e della coltivazione poiché come te pensiamo che non esista una regola universale. Buona coltivazione!