Come scegliere il metodo di sterilizzazione della piscina

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Esistono vari metodi per sterilizzare l’acqua della piscina e ognuno può scegliere il metodo più adatto secondo diversi criteri, ovvero il tempo a disposizione, i costi e le proprie esigenze.

E’ possibile scegliere diverse soluzioni: la classica disinfezione mediante cloro, attraverso bromo od ossigeno, gli ioni di rame o l’ozono. Inoltre, si possono scegliere metodi quali la fitodepurazione, molto usata nelle biopiscine e nei laghetti, e l’elettrolisi al sale.

Sterilizzare l’acqua con il cloro è la procedura più diffusa per quanto riguarda le piscine pubbliche in Italia, in quanto la normativa vigente è ancora incerta sui metodi di disinfezione alternativi (per quanto riguarda il settore pubblico).

Il cloro è un elemento chimico scoperto nel 1774, in quanto in natura si trova sotto forma di sali. Dobbiamo ringraziare Carl Wilhem Scheele per averlo scoperto, ma anche se sarebbe un composto naturale, non è detto che sia sicuro.  Dosi eccessive sono tossiche e anche l’eccessiva esposizione a questo elemento chimico da parte di un organismo vivente può portare ad estreme conseguenze.

Per questo si tende, almeno in ambito privato, ad alternative considerate più sicure.

E’ d’obbligo comunque affermare che il cloro, a dosi corrette, non è dannoso per la salute e disinfetta l’acqua efficacemente.

Inoltre, esistono strumenti specifici per controllare in maniera preventiva i valori dell’acqua e correggere i livelli.

Nel campo della sterilizzazione delle piscine, i raggi UV sono l’alternativa ideale al cloro. La prima volta che si effettuò un trattamento dell’acqua mediante raggi UV era il 1993, ad oggi gli impianti UV sono molto numerosi.

Scopo principale degli sterilizzatori UV è la distruzione dei composti da cloro libero e residui organici, nonché batteri resistenti anche al cloro.

Se si pensa che siano costose, le lampade UV invece hanno un costo accessibile e si installano in linea con il sistema di filtraggio della piscina, in modo che l’acqua passi e si possa filtrare e sterilizzare. Il metodo è quello più sicuro, ma lo svantaggio è che l’acqua può contaminarsi ancora.

Altra alternativa al cloro molto diffusa è l’elettrolisi al sale.

La filtrazione al sale riduce i microrganismi che naturalmente sono presenti nell’ acqua, rendendola sicura. E’ sbagliato pensare che si effettua anche l’ossidazione dei componenti organici come succede col cloro o con i raggi UV, quindi bisognerà aggiungere un altro metodo di sterilizzazione dell’acqua.

Il vantaggio è che l’elettrolisi al sale è un metodo automatizzato, visto che l’acqua passa attraverso delle celle caricate con corrente elettrica e la combinazione sale ed elettricità genera una reazione chimica che porta alla disinfezione dell’acqua.




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