Droni per la coltivazione dei campi

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In questo post vi parleremo di due modelli di droni utili per la coltivazione dei campi, per coltivare in maniera più accurata, sfruttando le moderne tecnologie.

Se non ci fossero non li useremmo, ma ora che li hanno inventati ci aiutano a ridurre i tempi di coltivazione e a controllare il campo, soprattutto se disponiamo di un grande terreno.

Grazie ai droni l’agricoltura diventa di precisione: non più annaffiature approssimative o di massa, ma mirate ad ogni singola pianta o a ogni singolo albero, in base a ciò che serve per curarli al meglio.

Proprio agli alberi si sono ispirati gli ideatori di “Sequoia” il drone che fornisce immagini multi spettrali.

La ditta produttrice è la Parrot, che ha deciso di offrire ad agricoltori e aziende una soluzione completa e accurata.

Grazie ad algoritmi sviluppati da Airinov , che offrono informazioni sulla fertilizzazione dei campi. Grazie ai sensori hi-tech “Sequoia” è in grado di catturare immagini visibili e invisibili degli spettri, per raccogliere dati utili ed essenziali circa la crescita delle colture.

Come avete potuto capire “Sequoia” non è un drone vero e proprio, ma un sensore che registra le immagini delle coltivazioni in quattro distinte bande spettrali , dotato di fotocamera  RGB da 16 MP e una memoria interna di 64 Gb, sensore di luminosità integrato capace di registrare l’intensità della luce e regolare i quattro sensori spettrali. Questo accessorio funziona solo in accoppiata col drone (liberi di scegliere quello che preferite).

Questa soluzione si può adattare facilmente a tutti i droni presenti in commercio ed è utilissima per pianificare la coltivazione, per controllarla e monitorarne l’andamento.

Se invece a voi serve un drone agricolo allora al caso vostro fa “Efesto”, un prototipo a breve in commercio dotato di sensori multisensoriali messi a punto e sviluppati dall’Istituto di scienze e tecnologie dell’informazione  di Firenze, in collaborazione con quella di biometeorologia  e del gruppo Refly del CNR pisano.

A produrre il drone è la Sigma ingegneria che ha adoperato una tecnologia all’avanguardia : la risoluzione è di 3 cm/pixel, molto più avanti di quella abitualmente adoperata di 20 m/pixel.

Grazie all’uso di droni di precisione si potranno aggiustare i parametri della semina, l’applicazione dell’acqua, l’ottimizzazione dell’uso di pesticidi ed erbicidi, la modulazione dei fertilizzanti, utilizzando le mappe dei droni si potrà applicare una strategia di risparmio che aiuterà gli agricoltori a risparmiare sia in acqua che in materiali per l’irrigazione.

Grazie a “Efesto” si potrà risparmiare su acqua e pesticidi un buon 25%.

In generale l’agricoltura di precisione porterà risparmi notevoli sulla coltivazione, sotto molteplici aspetti:

–          Produzione, aumentandone l’efficienza

–          Tutela dell’ambiente, riuscendo a scoprire precocemente l’insorgere di malattie nelle piante

–          Risorse idriche salvaguardate

–          Maggiori controlli che implicano migliore qualità




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