Erbe aromatiche meno note

dragoncello estragone erba aromatica

Erbe aromatiche ne esistono parecchie, ma oltre le più comuni ci sono le erbe aromatiche meno note, ma non per questo meno ricche di benefici e aromi.

Vediamo nel dettaglio quali sono:

 

Anice.

I piccoli semi vanno seminati tra aprile e maggio, con una copertura di terra leggera. E’ una pianta originaria del medioriente e in Italia è parecchio diffusa, tanto che alcuni la considerano una pianta spontanea. Le varietà disponibili sono diverse, la più nota è la Pimpinella anisum, seguita dall’anice stellato e l’anice pepato.

L’anice è una piante che cresce molto velocemente, per cui bisogna essere sempre pronti a sfoltire le piantine quando queste arrivano a 10 cm di altezza. Anche se cresce veloce, l’anice è una pianta delicata, che richiede zone soleggiate riparate dal vento. Quando i semi seccano vanno raccolti, il ché avviene nel mese di agosto o inizio settembre. L’aroma dell’anice serve in cucina per usi disparati, come per aromatizzare biscotti, ma anche il pane, i liquori e gli infusi.

 

Melissa.

La Melissa è una pianta adatta per essere coltivata sia in orto che in vaso. Alcuni la conosco con il nome di erba cedro, ma dai più è chiamata Melissa e come tutte le piante di menta si riproduce facilmente. Le foglie vanno raccolte prima della fioritura, verso maggio e possono essere consumate fresche o essiccate. E’ possibile congelare le foglie di melissa e consumarle quando lo si desidera.

La melissa viene usata nella preparazione dei liquori, ma dato il suo odore di limone è perfetta anche per aromatizzare marmellate e macedonie.

 

Coriandolo.

Il coriandolo va seminato in zone soleggiate all’aperto. Le foglie si raccolgono a giugno e se le piantine crescono troppo fitte vanno diradate. Il coriandolo è noto anche come prezzemolo cinese; la sua famiglia di appartenenza è la stessa del prezzemolo, del cumino e del finocchio.

Il suo uso in cucina è lo stesso del prezzemolo, ma il sapore è diverso, per cui va usato fresco per condire. I suoi semi vengono, invece, impiegati per aromatizzare pane e dolci.

Il coriandolo può essere consumato anche secco e per essiccarlo bisogna estirpare la piantina quando i frutti sono quasi maturi e appenderla poi in un luogo fresco. Quando i semi di coriandolo diventano secchi allora basta scuotere delicatamente la piantina e raccoglierli.

 

Cerfoglio.

Se del cerfoglio ci piace il sapore deciso allora ricordiamo di raccoglierlo in primavera, prima della fioritura. L’aroma del cerfoglio dura poco, per cui non lo si può conservare ne in freezer ne tramite essicazione. Va consumato fresco, aggiunto ai cibi a fine cottura, per evitare che l’aroma e le proprietà si perdano. In cucina viene usato per cucinare minestre e zuppe, ma anche per insaporire la salsa. Il Cerfoglio è una pianta aromatica polifunzionale, il suo impiego è ottimo per scacciar via le formiche dalla cucina e per tenere lontane le lumache dalle coltivazioni. Piantatelo in dei cespugli posizionati distanti dalle colture così le lumache non andranno a colpirle.

 

Dragoncello.

Il suo nome per esteso è Dragoncello estragone, ma per praticità lo si chiama solo dragoncello. Il suo odore assomiglia a quello del sedano, ma l’aroma è piccante. Il dragoncello viene coltivato in terreni sabbiosi, esposti al sole. Le sue foglie possono essere essiccate, ma perlopiù viene consumato fresco durante l’estate. Alcuni amano realizzare l’aceto aromatizzato, per farlo bisogna raccogliere in primavera le foglioline e gli steli freschi. Ideale anche per conservare sottolio i cetriolini.

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