Il guerrilla gardening è una forma di protesta molto pacifica. Si tratta di combattere, attraverso il verde e la natura, lo stato di abbandono delle città italiane.
Nelle maggiori città sono nati diversi gruppi di volontari che lanciano bombe di semi nei cantieri abbandonati, ricoprono con i fiori le panchine dismesse e abbelliscono con il loro operato lotti di terreno che nessuno più cura.
Anche Milano è stata invasa da questi “ribelli” che hanno appeso vasi sui pali della luce.
Cosa prendono di mira? Le zone periferiche della città, come vicino i cavalcavia. I posti da riqualificare sono talmente tanti che gli aspiranti giardinieri pubblici hanno una vasta scelta. Per abbattere il grigiore della città di cemento, spesso usano dei contenitori colorati come vasi o altri oggetti da riciclo.
Il trucco è selezionare piante resistenti che possono crescere senza cure poiché non si possono dedicare le stesse cure che si presta al proprio giardino come, ad esempio, annaffiature frequenti o togliere le erbacce. Per la stessa linea di principio meglio optare per le varietà di piante che crescono spontaneamente nelle zone vicine, così da essere certi che già sono adatte al clima del posto. Infatti bisogna tenere in considerazione anche la quantità di sole e pioggia che ci saranno.
Se hai ancora dubbi, scegli le piante grasse e vai sul sicuro. Prendi un contenitore di latta già usato, disinfettalo bene e decoralo a tuo piacimento. Adesso è il momento di inserire del terriccio e trasferire la piccola pianta grassa al suo interno. Pratica due fori in alto, in lati opposti della lattina. Essi serviranno per inserire uno spago con cui appendere o legare la tua arma.
Vuoi formare una squadra? Organizza un vero e proprio evento per rendere partecipe tutta la comunità. Un flash-mob o struttura una vera squadra di volontari insieme ai ragazzi di qualche associazione.