I bulbi a fioritura autunnale

i bulbi dell'autunno

Le bulbose più note sono quelle che fioriscono in primavera. Per l’estate si pensa ai gladioli, alle dalie, alle begonie. Ci si dimentica spesso, invece, che esistono anche bulbi che fioriscono in autunno.

colchico

Colchico. La fioritura del colchico segna la fine dell’estate. I delicati fiori color lilla pallido si formano, senza stelo, direttamente dal bulbo. I bulbi fioriscono con una velocità sorprendente in soli 8-10 giorni. Ogni fiore durd 3-4 giorni e non appena appassisce un nuovo bocciolo è già pronto per sostituirlo: è così da settembre a novembre. Il posto del colchico è ai piedi degli alberi, nei sottoboschi luminosi, o in mezzo a un tappeto erboso. Per una fioritura d’effetto, piantate i colchici (in agosto-settembre) distanziando i bulbi di 15-20 cm. La cima del bulbo deve trovarsi a 10 cm  di profondità sotto il livello del suolo. Le piante si possono lasciare indisturbate nel terreno per parecchi anni.

Tra le varie specie, il più noto è il Colchicum autumnale, dai fiori lilla, di cui esiste però una varietà bianca (‘Album’). Il Colchicurn byzantinwn, rosa pallido, produce fino a 25 fiori per bulbo in una stagione e crochi di differenti colori. Per il suo vigore è consigliabile per la coltivazione in vaso.

Al Coichicuin agrippinum appartengono le varietà più alte (fino a 2530 cm). La varietà ‘Waterlily’ di Colchicuin speciosum ha grandi fiori doppi color malva che ricordano le ninfee.

Crocus. Tra le numerose specie di croco, ve ne sono parecchie che fioriscono in autunno: i loro bulbi sono disponibili sul mercato in agosto-settembre. I più diffusi sono il Crocus speciosus, alto 10-12 cm, con petali azzurro-lilla più scuri alla base e stami gialli, il Crocus nedius, leggermente più piccolo (8-9 cm), di colore variabile dal lavanda al violetto, con cuore scarlatto. Il primo fiorisce da agosto a ottobre, il secondo in ottobre-novembre così come il Crocus longiJIorus, viola con gola gialla, che è uno dei  più profumati.

crocus

Queste bulbose si ambientano con grande facilità e si lasciano indisturbate nel terreno per parecchi anni. Dopo di che si può procedere alla moltiplicazione per bulbilli. I bulbi si piantano in agosto-settembre in terreni preferibilmente ricchi, soleggiati o parzialmente ombreggiati, ma sempre ben drenati. Solitamente si riuniscono in gruppi piuttosto fitti e irregolari, per creare suggestive macchie di colore nei giardini rocciosi. I bulbi si interrano a 58 cm di profondità. Se l’estate è molto asciutta, annaffiate leggermente per favorire la radicazione.

 

Ciclamino. Esistono tre specie di ciclamino a fioritura autunnale. Molto comune è il ciclamino napoletano (Cyclainen neapolitanum), i cui piccoli fiori dal malva al rosa pallido compaiono in settembre, seguiti poi da belle foglie variegate che persistono fino a primavera. Questo ciclamino ha bisogno di essere protetto nelle regioni a inverno rigido. Si riproduce spontaneamente ed è duraturo se trova condizioni favorevoli (terreno non calcareo).

ciclamino

Il ciclamino europeo (Cyclamec europaeum) ha fiori color carminio, profumati. E’ piuttosto precoce (fiorisce già a luglio) ed è una delle specie più rustiche:

cresce bene ovunque, tranne che nei terreni umidi e pesanti. Il Cyclarnen cilicium ha corolle che vanno dal rosa pallido al carminio: è più delicato e ‘capriccioso’ dei due precedenti. Il profumo accresce il fascino dei suoi fiori di forma molto elegante. I fiori dei ciclamini si piantano in maggio-giugno a circa 5-7 cm di profondità. Non eliminate i fiori appassiti: formeranno un curioso frutto a forma di capsula, attorno al tale si attorciglia il peduncolo che, come una specie di molla, porta il frutto vicino al terreno dove si spargeranno i semi dai quali nasceranno nuove piante.

 

Autarillide (Amar e/hz belladonna). Origitiuria del Sudafrica, questa bulbosa si è  ambientata nelle regioni mediterranee, dove si può coltivare all’aperto; nell’Italia settentrionale occorre però proteggere i bulbi dal freddo invernale. Il fusto  può raggiungere altezze di 80 cm e più. I fiori sono riuniti in numero di 5-12 in forma a ombrello e ricordano un po’ il giglio. L’autarillide può essere coltivata in piena terra o in vaso e preferisce i terreni da giardino leggeri, quindi un po’ sabbiosi. Si piantano tra giugno e luglio, distanziandoli di 20 cm, a 10 cm e più di profondità.

I fiori sbocciano in agosto-settembre e sono adatti a essere recisi.

Nerine. Come l’amarillide, è una pianta di una certa altezza: il fusto fiorifero raggiunge facilmente il mezzo metro e porta fiori rosa intenso, riuniti in gruppi di 8-12 in ombrelle che durano a lungo. I bulbi si piantano in piena terra, in aprile o in agosto, o in vaso, in agosto, lasciando che la punta affiori dal livello del suolo. I bulbi piantati in piena terra si lasciano indisturbati nel terreno per parecchi anni, finché hanno formato diversi Fusti Fioriferi.

Dopo la fioritura, annaffiate per favorire lo sviluppo delle foglie. Quando le foglie sono completamente sviluppate, limitate le annaffiature, allorché cominciate a sospendetele del tutto fino alla successiva fioritura. Assicurate sempre alla pianta un buon drenaggio.

Sterubergia. Originaria dei paesi medio orientali e mediterranei somiglia a un grosso croco giallo (i fiori si formano però su un vero fusto), fiorisce in settembre-ottobre e non supera i 10-15 cm di altezza. La sua coltivazione non è molto diffusa, eppure è una bulbosa rustica, che può durare molti anni. Fiorisce abbondantemente soprattutto se si pianta in posizioni assolate e riparate. La sterubergia ama le estati calde e teme i terreni troppo umidi in cui c’è il rischio che marcisca. I bulbi si piantano in agosto-settembre a 10 cm di profondità, in macchie d’aspetto irregolare. Lasciate indisturbate le piante fino a quando i cespi non diventano ben folti: a questo punto potete dividerli in porzioni che vanno ripiantate immediatamente. Le foglie nastriformi compaiono durante e dopo la fioritura. La più nota, la Sterubergia lutea, ha grossi fiori giallo-oro, mentre la Sternbergia clusiana, più rara e di forme più delicate, ha grossi fiori globulosi giallo vivo che si aprono a coppa.

Acidanthera. Ha foglie e fiori simili al gladiolo: gli alti fusti portano infatti delicate infiorescenze bianche dal cuore porpora. I bulbi si piantano in primavera: nelle zone a clima temperato si possono lasciare nel terreno, ma altrove vanno ritirati in autunno. I fiori compaiono da luglio a settembre e sono adatti per essere recisi: si conservano a lungo e sono delicatamente profumati.

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