Insetti e fiori

polline

Che rapporto c’è tra gli insetti e i fiori?

 

Parlando di orto siamo abituati a sentir dire che alcuni insetti danneggiano le piante, ma non bisogna aver paura di tutti gli insetti, perché alcuni aiutano il fiore a trasportare il polline.

Il fiore da il nettare all’insetto e chiede in cambio di portare un po’ di polline al fiore accanto.  Per questo motivo i fiori sono colorati e profumati, perché il loro scopo è proprio quello di attirare gli insetti.

Gli insetti hanno occhi diversi dai nostri, perciò vedono colori che noi non vediamo e di solito le tracce lasciate dai fiori sono segnalate proprio con questi colori a noi invisibili.

 

Quali sono gli insetti che trasportano il polline?

Farfalle, api, coccinelle e bombi trasportano il polline da un fiore sul pistillo di un altro. Ai lati della testa l’ape ha grandi occhi tondi, formati da tanti altri piccoli occhi che le permettono di vedere tutt’attorno.

La bocca come una cannuccia da bibita può aspirare il nettare , un succo dolcissimo che si trova nel centro del fiore.

Le lunghe antenne di cui sono dotate servono a fiutare i profumi dei fiori. Nelle tasche delle zampe posteriori l’ape raccoglie il polline e il nettare che poi porta all’alveare.

 

Il polline è considerata  una polvere magica in grado di far riprodurre i fiori.

Ma il polline che forma ha? I granelli di questa polverina finissima si possono vedere bene soltanto al microscopio.

Ogni pianta ha un polline diverso.  I granelli di polline visti al microscopio appaiono tondi, lunghi, con piccole punte o ad uncino. Quelli dei pini, ad esempio, sono davvero strani: sembrano la faccia di topolino della disney.

Il polline si attacca facilmente agli insetti, appena un insetto tocca i filamenti degli organi maschili del fiore, gli stami, questi gli fanno cadere addosso il polline che producono. E il polline impolvera l’insetto che, quando uscirà dal fiore, ne sarà ricoperto e lo porterà con sé sul pistillo di un altro fiore.

 

Oltre agli insetti anche i colibrì e i pipistrelli.

I colibrì impollinano i fiori di cui succhiano il nettare con un lungo becco.  I pipistrelli trasportano il polline allo stesso modo e se non ci pensano loro  sarà il vento  a far passare il polline da un fiore all’altro.

 

Quando l’insetto coperto dal polline si posa su un altro fiore, lascia cadere la polverina  sul pistillo, il tubetto che sta nel centro della corolla.

In fondo al pistillo c’è l’ovario, in cui il polline del primo fiore si unisce agli ovuli del secondo fiore, fecondandolo, e si può così sviluppare il seme.

I due fiori, anche se lontani, si sono così accoppiati, grazie agli insetti e al vento e danno  origine ai loro semi.

 

Perché il polline non cade dagli stami sul pistillo dello stesso fiore? In ogni fiore, di solito, il polline e gli ovuli maturano in due momenti diversi: non è perciò possibile che questi si incontrino anche se sono vicini.

Inoltre, se non ci fossero stati incroci tra fiori diversi, le piante non sarebbero mai cambiate e non ci sarebbe stata evoluzione.

Molte persone sono  allergiche al polline che vola nell’aria. La finissima polvere irrita il loro naso, mentre gli occhi lacrimano, la gola si arrossa e starnutiscono spesso.

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