L’irrigazione a pioggia è influenzata dalla pressione dell’acqua: più ci si allontana dalla fonte acquifera minore sarà la pressione, a causa della perdita di carico. Bisogna dunque accertarsi della pressione dell’acqua e controllare che le tubazioni, dette ali piovane, siano uniformi nella distribuzione dell’acqua, ricorrendo all’uso di valvole che ne limitano la portata ed evitano così la non uniformità di distribuzione.
L’irrigazione a pioggia deve, per risultare bene, tenere in considerazione il fattore del “vento”, perché anche questo può causare dispersione e sprechi d’acqua dovute all’evaporazione se le goccioline si suddividono troppo.
L’irrigazione a pioggia se troppo violenta può danneggiare le piante, per cui è bene controllare l’impianto e fare sempre un’adeguata manutenzione. Soprattutto nei terreni argillosi è bene che il getto sia fine, in modo da evitare ristagni d’acqua; l’ideale è irrigare per 15 minuti per poi dirigere il getto altrove e finire ritornando al punto di partenza e riannaffiare, cosi da permettere all’acqua di essere assorbita.
I sistemi di irrigazione a pioggia sono :
– mobili, composti da irrigatori spostabili e tubi flessibili in materiale plastico;
– fissi, in cui la rete idraulica viene interrata e gli irrigatori vengono posti in punti strategici per garantire l’efficacia. Gli irrigatori fissi possono essere con comando manuale o automatico;
– semifissi, sono in parte interrati, con le prese d’acqua reperibili sul terreno per attaccare gli irrigatori;
a pioggia per i diversi tipi di prodotti agricoli…
[…] Tirando le somme potremmo dire che l’irrigazione a spruzzo è a metà strada tra l’irrigazione a goccia e quella a pioggia. […]