Portulaca: riscoperta in cucina

portulaca

La portulaca è un’infestante che s’insidia in tutti i terreni. Cresce ovunque ed è buona da mangiare.

Cosa è la portulaca e come si usa?

 

Il suo nome è noto agli anglosassoni, che un tempo la ritenevano una pianta fortunata, capace di allontanare gli spiriti maligni. Questa sua nomea si è protratta fino ai giorni nostri e ha fatto si che la portulaca venisse adoperata spesso nella medicina popolare.

 

In medicina popolare la portulaca viene usata per:

–          Infusi che alleviano la bronchite

–          Infusi per combattere i vermi intestinali

–          Tisane contro la febbre

–          Per curare la diarrea

–          Contro le infezioni urinarie

–          Per contrastare problemi cardiaci

–          Le foglie o il succo applicati sulla pelle alleviano il fastidio delle punture d’insetto

Sono soprattutto la Cina e l’Indonesia a far uso dei benefici medicali di questa pianta, ma anche alcuni italiani, dopo averne scoperto gli effetti, iniziano ad adoperare la portulaca.

 

E’ molto probabile che i suoi primi usi in ambito medico risalgano ai tempi dei faraoni dell’antico Egitto.

 

Durante il medioevo era coltivata nei paesi arabi, in India e in Spagna.

 

Oggi negli emirati arabi è coltivata per essere consumata come insalata. Cresce sia in montagna che in pianura, molto presente nei terreni di Francia, Belgio, Olanda e Svizzera, dove viene coltivata dagli agricoltori.

 

In Italia, invece, la tendenza comune è quella di estirparla dagli orti, perché cresce in maniera naturale e viene considerata una pianta infestante.

Proprio la sua capacità di riprodursi con facilità e in condizioni avverse la rende agli occhi di molti agricoltori una pianta invasiva, che potrebbe dar fastidio all’orto.

 

Fino a pochi anni fa veniva estirpata senza remore, oggi, che si è capito quanti e quali benefici ha, viene tenuta sotto controllo negli orti, per evitare che cresca in maniera spropositata e viene coltivata con parsimonia.

 

La portulaca è una delle migliori fonti di omega 3, proteine, fosforo, magnesio, calcio, zinco, potassio, vitamina A, B1, B2, C e polisaccaridi idrosolubili.

 

Quando raccogliere la portulaca?

 

La portulaca va raccolta in autunno, quando la pianta non fa maturare i semi, dal brutto sapore se mangiati.

Per conservarla: è consigliato essiccarla e poi tenerla a mollo un venti minuti prima di usarla per preparare minestre.

 

Nel linguaggio comune sono in pochi a chiamarla portulaca. Il suo nome per esteso è portulaca oleracea, ma viene chiamata dai più con nomi differenti, quali: erba grassa, porcellana, erba porcellana e porcacchia.

 

In cucina, le foglie, ricche di vitamina C, vengono consumate crude a insalata, preferibilmente insieme ad altre, realizzando una gustosa insalata mista.

 

Per chi preferisce la verdura cotta a quella cruda, l’ideale è preparare un buon minestrone oppure condire le foglie cotte con olio e aceto.

 

Per chi gradisce, invece, i sapori intesi, consigliamo di cucinarla fritta in pastella.

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