Come mai pago parecchio la bolletta della luce nonostante uso pochissimo gli elettrodomestici?
Non sono stato in casa per mesi eppure la bolletta della luce mi sembra alta.
Che tasse paghiamo nella bolletta della luce?
Caspita, come è salata questa volta la bolletta!
Ma cosa sono tutti questi soldi che mi trovo addebitati in bolletta?
Domande ed esclamazioni ricorrenti tra le persone comuni, che si chiedono ogni giorno il perché di tato denaro da pagare per la consumazione dell’energia elettrica, anche quando di corrente se ne consuma ben poca!
I costi dell’energia elettrica in Italia sono notevoli.
Più della metà della bolletta è composta di tasse e incentivi.
L’Italia è tra i paesi europei con l’energia più cara, i motivi sono due:
– Un altissimo peso fiscale
– Un altissimo contributo alle energie rinnovabili
Al cittadino questo poco importa, nonostante il secondo punto possa sembrare una causa nobile, alla fine si ritrova a pagare una bolletta sempre più salata, zeppa di contributi all’energia e soprattutto tasse.
Questo ha fatto si che l’Italia vanti il primo posto come Stato dell’UE in tema di “cambio fornitore” di energia elettrica, con una media dell’8% nell’anno 2013.
Noi italiani affrontiamo un costo per l’energia elettrica e per quella del gas superiore alla media dell’Unione Europea. Famiglie e imprese si trovano così a dover fronteggiare un problema non indifferente sul bilancio economico.
Questo porta l’Italia a essere al primo posto, superando Francia, Inghilterra, Germania e Spagna.
Il costo della materia prima incide per il 31% sulla bolletta, gli oneri di rete per il 26%, le tasse per il 20%, gli incentivi per le energie rinnovabili per il 23%. Percentuali alte come si può bene vedere e destinate a salire: pensate che gli incentivi alle rinnovabili nel 2013 sono stati circa 10 miliardi e nel 2014 sono saliti a 12 miliardi, inseriti direttamente nelle bollette pagate da noi consumatori.
Per quanto riguarda le tasse, queste sono salite notevolmente da dieci anni a questa parte: dal 9% nel 2004 al 13,3% nel 2014. Gli oneri di rete, invece, sono saliti dal 9,4% al 21,4%.
Questi dati sono tutti rilevanti di una situazione economica ormai allo stremo, che penalizza imprese e privati. Basti sapere che la tassazione energetica, ovvero quella che riguarda non solo l’elettricità, ma anche il gas e i carburanti, rappresenta il 2,9% del Pil italiano, più di un punto in più rispetto a Francia, Germania, Inghilterra, Spagna e Germania.