Sempre più spesso in irrigazione e in idraulica sentiamo parlare dei tubi in PVC, particolari tubi realizzati in polivinilcloruro o cloruro di polivinile, materiale plastico rigido e riciclabile.
Il PVC venne lavorato per la prima volta nel XX secolo, ma la sua rigidità e fragilità durante la lavorazione diedero serie difficoltà per la sua commercializzazione. Nel 1926 venne miscelato con degli additivi plastificanti e così la sua lavorazione fu resa più malleabile al punto che pian piano si diffuse la sua produzione e ad oggi la sua applicazione abbraccia vari settori, tra cui quello dell’irrigazione.
Innumerevoli sono gli utilizzi del PVC: può essere modellato per stampaggio a caldo nelle forme che più si desiderano; può essere estruso, calandrato oppure ridotto a liquido per la realizzazione di tessuti (sopratutti pigiami per bambini), serbatoi, valvole e rubinetti.
I tubi in PVC in irrigazione sono molto diffusi, perché resistenti e affidabili. In idraulica altrettanto, infatti oggi, i moderni impianti dei bagni vengono realizzati utilizzando questi tubi in PVC. Anche l’edilizia applica spesso il PVC: grondaie, cavi elettrici, profili di finestre, impianti per l’acqua potabile, ecc.
Un altro settore dove il PVC prende impiego è quello musicale, infatti il vinile dei dischi viene prodotto usando questo materiale. Irrigazione ed idraulica restano comunque i due campi dove più si impiega questo materiale.
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