Dopo una lunga battaglia da parte di tante associazioni pubbliche e private la questione della tutela delle api ha portato alla stesura di normative europee che tutelano la vita delle api.
La commissione europea vieta l’uso di tre agrofarmaci neonicotinoidi che vengono usati in campo aperto, quest’ultimi sono stati individuati come causa dell’aumento del tasso di mortalità dei nostri amici impollinatori.
L’uso è vietato in campo aperto ma non in serra, per cui gli agricoltori possono ancora essere utili per alcuni tipi di coltivazioni. I tre principi attivi sono:
- Imidacloprid;
- Clothianidin;
- Thiamethoxam.
Erano entrati in campo proprio per sostituire altre sostanze velenose, i famosi DDT (diclorodifeniltricloroetano) che furono vietati nel nostro paese nel 1978. Il loro destino però sembra seguire il triste destino del DDT.
Anche l‘Italia si è schierata favorevolmente alla soppressione insieme agli altri 15 paesi dell’Unione Europea. La normativa entrerà in vigore a partire dal 1° Gennaio 2019, regalando così qualche mese di tempo agli agricoltori per mettersi in linea con la nuova legge.
Tutela delle api: cause dell’aumento del tasso di mortalità
È stato riscontrato che nelle zone dove venivano usati gli agrofarmaci le api morivano tre volte di più rispetto alla media. Questo non è un danno solo dal punto di vista degli insetti, anche l’ambiente ne soffre poiché i fiori riescono a vivere ed a moltiplicarsi spontaneamente grazie al servizio di impollinazione delle api. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature Communictions, dopo ben 18 anni di lavoro nel Regno Unito.
Secondo questo studio inglese i neonicotinoidi diminuiscono la capacità d’impollinazione non solo delle api ma anche dei altre specie di insetti come le vespe e le farfalle.
Per arrivare a questo punto ci sono voluti due tentativi falliti da parte della Commissione Europea e due pareri che informavano del grande rischio dell’Efsa, perché questi agrofarmaci sono molto usati in agricoltura e sostituirli non sarà semplice.
I pareri sono discordanti, secondo il grande colosso Bayer questo nuovo limite non migliorerà il destino delle api ma i dati statistici parlano chiaro, dobbiamo tutelare gli impollinatori per la loro vita e per mantenere la qualità dell’ambiente.