Il melograno è tipico di questa stagione, appartiene alla famiglia delle Punicaceae e proviene dall’Asia Minore.
Oggi è coltivato anche in tutto il Mediterraneo e ha ottime proprietà benefiche. Il suo frutto è la melagrana, un pomo grande più o meno quanto un’arancia con una scorcia molto dura, all’interno sono ammassati numerosi semi avvolti in una polpa carnosa. La leggenda vuole che il succo sia il sangue di Dioniso e che fu Afrodite a piantarlo in suo onore. Oggi è simbolo di prole numerosa e di fertilità, tanto che le spose turche scagliano a terra una melagrana matura e i grani che fuoriescono saranno il numero dei figli che porteranno in grembo.
Uno studio ha evidenziato che l’olio di semi di melagrana, preso per varie settimane, riduce le vampate di calore, il nervosismo, gli sbalzi d’umore, la perdita dei capelli e il calo della libido tipici della menopausa. Dato che i fenoli rafforzano la mucosa gastrica, l’estratto di melograna funge da gastroprotettore nei confronti dei danni causati dall’etanolo. La melograna è ricchissima di polifenoli, che hanno un’azione antiossidante.
Si consiglia di evitare le esposizioni al nord, cercando di posizionare la pianta in un luogo dalla buona esposizione solare. È altamente sconsigliato piantare il melograno in luoghi dalle temperature rigide, questo perché molto spesso gli esemplari non sopravvivono al freddo invernale ma se mai riuscissero a sopravvivere si assisterebbe ad una scarsissima fruttificazione
Fruttifica ad ottobre e se avete un esemplare di melograno da vaso che ormai ha raggiunto delle dimensioni ragguardevoli è possibile trasferirlo in piena terra in qualsiasi periodo dell’anno, normalmente vi consigliamo di evitare la stagione più calda.