L’uomo da sempre ha cercato di assoggettare la natura per i suoi scopi. Adesso stiamo un po’ esagerando nelle pretese, ma molte cose fatte in passato avevano un loro perché. Scopriamole.
Perché certi alberi da frutto sono alti come un uomo?
Perché i coltivatori che si occupano di queste piante da frutta, sono riusciti, con continui incroci, a ottenere alberi bassi per rendere piú facile la raccolta.
Le macchine nei frutteti . Gli esperti hanno inventato metodi per ottenere dagli alberi piú frutta e raccoglierla alla svelta. I rami vengono ad esempio fissati a fili per avere frutteti piú ordinati e poter raccogliere la frutta a macchina.
Come fanno i coltivatori per ottenere alberi da frutto sempre più robusti per creare nuovi tipi di frutta?
Si servono degli innesti. Per fare un innesto, si prende un rametto da un albero e, con un taglio e una stretta fasciatura, lo si inserisce nel fusto d’un altro albero. La linfa dell’albero scorre anche nel rametto che è stato innestato.
Il nuovo albero che così si ottiene avrà le qualità dei due alberi, per esempio i frutti grandi e dolci di uno e la resistenza alle malattie dell’altro.
La potatura . Per rinforzare i capelli bisogna tagliarli spesso. Lo stesso si può dire per i rami degli alberi da frutta che, nelle stagioni adatte, vanno potati alla base. Sulla ferita si mette di solito una sostanza disinfettante: calce o mastice.
L’uomo ha da sempre dimostrato di poter controllare la natura, almeno in parte, un esempio è a storia della pera crescita dentro una bottiglia.
Un liquore ricavato dalle pere è presentato in bottiglie contenenti una pera intera. Come si riesce a far passare il frutto oltre lo stretto collo della bottiglia? È semplice: la bottiglia viene appesa al ramo quando la pera è ancora piccolissima e il frutto continua a crescere dentro la bottiglia.
Dove furono coltivati i più antichi alberi da frutto?
Già nell’antico Egitto si coltivavano fichi e palme da datteri. Secondo la Bibbia, il primo a coltivare la vite fu Noè. A Creta, nel Mare Mediterraneo, si coltivarono per la prima volta gli olivi.
Ogni frutto serve all’uomo per via delle sue proprietà. Il sapore varia in base al frutto e alla varietà e anche in questo l’uomo ha provato a metterci lo zampino, ottenendo risultati interessanti.
Possiamo mangiare mele in ogni stagione, perché ce ne sono molte varietà che maturano in tempi diversi. Anche il sapore è diverso: ci sono mele a polpa carnosa o farinosa, mele dolci o acidule, o molto profumate.
Le ciliegie possono essere dolci o acidule (in questo caso sono dette amarene o visciole). Mangiandone troppe e bevendo molto è facile procurarsi un forte mal di pancia.
Le pesche maturano dalla fine di giugno a settembre. La polpa è succosa; la buccia vellutata, come le guance dei bambini. Si dice infatti che questi hanno una “pelle di pesca”.
Le pere maturano dalla primavera all’inizio dell’autunno. Nella polpa di questi frutti ci sono molti piccoli granelli duri detti sclereidi.
Ci sono molte varietà di prugne: gialle, rosse, verdi, viola e persino azzurre. Il sapore può essere aspro, dolce o dolcissimo.
I grappoli d’uva sono i frutti della vite. La raccolta dell’uva è la vendemmia. Ci sono molte varietà di uva dette “da tavola” molto buone da mangiare. La maggior parte dell’uva viene però usata per produrre vino. I grappoli, pigiati, danno un succo dolce e denso, il mosto, che, fermentando, si trasforma in vino.
Il fico è formato da tanti frutti minuscoli e dolci che crescono dentro la scorza verde o viola.
Le albicocche sono ottime fresche, ma si possono anche far disseccare o bollire con lo zucchero per fare dolci marmellate.
È curioso in novembre vedere l’albero del caco ormai senza foglie ma pieno di grossi frutti arancioni.
Per cogliere le castagne senza pungersi le mani bisogna aprire i ricci, in cui sono racchiuse, pestandoli con le scarpe.
La raccolta delle castagne si fa nei boschi su colline e montagne in novembre.
Il vero mandarino è piuttosto piccolo e pieno di semi. Oggi si preferisce coltivare una varietà con pochi semi detta clementina. Ma il profumo del “vecchio” mandarino è più intenso di quello del nuovo.
Noci e nocciole hanno gusci durissimi. Sono ricche d’olio, gustose e molto nutrienti.
Arance e limoni sono formati da vari spicchi il cui succo contiene vitamina C (che difende da influenza e raffreddore). Gli spicchi sono racchiusi in una scorza spessa, molto profumata. Oltre che per forma e per colore, questi frutti sono diversi per il sapore: dolce nell’arancia, aspro nel limone. Gli alberi di arance e limoni crescono nelle regioni a clima mite.
La banana si può mangiare tutto l’anno, perché le piante maturano in tutte le stagioni nelle zone tropicali dove vengono coltivate.
I frutti sono disposti in caschi che possono comprenderne anche un centinaio. Contengono parecchi sali minerali e sono molto nutrienti.
Chi direbbe che sotto una scorza così dura, che lo rende simile a una pigna, l’ananas abbia una polpa fresca, dolce e dissetante?
Si può mangiare fresco, ma anche sciroppato.
I datteri sono i frutti delle palme da dattero. Molto nutrienti, dolcissimi e appiccicosi, piacciono anche ai dromedari che li mangiano golosamente.
I litchi sono frutti stranissimi originari dell’Asia orientale. La buccia è rosata e rugosa, la polpa biancastra e profumata, il nocciolo grosso e molto lucido.
Il mango cresce nei climi tropicali. La polpa gialla, dolce e aspra è piena di filamenti.
La papaia è un frutto tropicale simile a una zucca, con polpa arancione e tantissimi semi neri al centro. Contiene una sostanza che aiuta a digerire.
Il cocco è un grosso frutto, asciutto e fibroso, con la buccia verde. Quello che si trova in commercio è il nocciolo. La sostanza che esso contiene si trasforma, dopo qualche tempo in un liquido biancastro, dolce e dissetante. Al di sotto del guscio rimane parte della polpa, bianca e molto nutriente.
L’avocado è un frutto con la polpa di colore giallo chiaro e un seme tondo e legnoso al centro. Si può mangiare condito come una verdura, con sale e olio.