Come si può ridurre fino al 25% di consumo di energia nell’irrigazione? Un nuovo accordo tra Mipaaf-Enea si impegna ad abbassare del 70% l’energia usata per la ventilazione e rinfrescamento. Ci si aspetta una maggiore efficienza. L’utilizzo di fonte rinnovabili è al centro delle discussioni degli studi di settore agricoli e forestali. L’agroindustria cerca di ottimizzare i consumi e migliorare il risparmio sotto ogni punto di vista, è anche l’obiettivo principale del Protocollo di intesa formato dal Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, più conosciuto come Mipaaf, Giuseppe Castiglione e il Presidente dell’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile, ovvero Enea, Federico Testa.
Come diminuire gli impatti ambientali?
Diminuire gli impatti ambientali grazie al rafforzamento delle metodologie innovative, l’informazione e comunicazione sui consumi di energia. Il campo di azione non è solo regionale ma si estende a livello nazionale. Ciò è stato stabilito dalla Direttiva Europea 27/EU/2014. Secondo l’ultimo rapporto l’Unione Europea spreca circa il 26% dell’energia nel settore agricolo-alimentare. In Italia è circa il 13%.
Enea è un tassello importante perché aiuterà il Ministero a sostenere l’introduzione di tecnologie innovative per la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile. Ma non solo, sarà necessaria per rendere efficienti i progetti già in corso d’opera. I prodotti agricoli e agroindustriali possono essere efficacemente usati per la produzione di energia grazie alla trasformazione in biometano e biocarburanti da filiere nazionali.