Perché consumare albicocche di stagione

albicocca

Quanto è fortunato chi può mangiare frutta appena colta dall’albero! Frutta e verdura vanno mangiate in abbondanza, specialmente d’estate, in quanto contengono molti principi nutritivi fondamentali per l’organismo.

Prendiamo per esempio le albicocche, frutti estivi per antonomasia. Esso nasce dall’albero di albicocco detto Prunus Armeniaca ed essendo imparentata con altre golosità come pesche e ciliegie, si evince già che l’albicocca è la leccornia dell’estate.

Parlando della pianta, l’albero è resistente anche in caso di clima freddo, quindi è l’ideale per essere coltivato in un giardino o in un orto, meno in vaso poiché la fioritura è precoce e basta un alito di freddo o lo shock da spostamento per far cadere i fiori e rendere vano tutto il lavoro.

Esistono varietà diverse di albicocche, ma di norma, questi frutti si raccolgono sempre tra maggio e agosto. Questo frutto ha forma ovale ma leggermente allungata, il diametro può variare a seconda della varietà e della stagione di raccolta.

Il colore deve essere dorato, però può variare verso il rosso. Come contenuto, il frutto ha vitamina A e vitamina C, molti minerali e, cosa molto importante, ha poche calorie. Ideali per chi segue un regime ipocalorico e vuole farsi uno spuntino fuori pasto. Inoltre, le albicocche sono molto efficaci per idratare il corpo d’estate perché hanno un elevato contenuto di acqua, mentre sono in grado anche di combattere la spossatezza tipica dei mesi estivi.

E’ un frutto molto versatile in cucina, a patto che siano albicocche fresche di stagione. Le albicocche già trattate, cotte o sciroppate hanno perso la maggior parte dei loro principi attivi, in quanto la cottura danneggia irreparabilmente la vitamina C. Di contro, le albicocche disidratate hanno i principi attivi più concentrati, ma perdono l’acqua, mentre il pericolo zuccheri è dietro l’angolo in caso di marmellate e albicocche sciroppate.

Frutta e verdura fuori stagione, però, è tutta coltivata in serra con luce artificiale. Si raccolgono quindi ancora acerbi e si fanno maturare in celle frigorifere. Non vedendo neanche un vero raggio di sole, frutta e verdura coltivata in serra contengono una minima parte degli elementi nutritivi. Si pensi alle albicocche, impoverite di minerali e vitamine e che non hanno quel gusto dolce caratteristico. Se ci mettiamo pure il trasporto, i frutti e le verdure in serra sono pure più costose di quelle coltivate naturalmente.

Ricapitolando: da maggio ad agosto è periodo di albicocche, quindi meglio comprarle in questo periodo e fresche, per poterle consumare così come sono oppure sotto forma di gelato o frullato e sentire sulla propria pelle i loro benefici risparmiando.

Un piccolo suggerimento: se non si ha l’albero di albicocco, meglio cercare dei produttori locali e rifornirsi da loro, per risparmiare ulteriormente sul trasporto e quindi sul prezzo finale.




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