Della Portulaca esistono diverse varietà e ognuna soddisfa un’esigenza diversa. Che la si usi a scopo estetico oppure curativo, rimane una bellissima pianta dai fiori coloratissimi, ideale per decorare la casa.
Potresti avere nel tuo giardino la Portulaca senza saperlo, infatti una delle varietà è quella infestante, che si riconosce rispetto a quella ornamentale perché è strisciante, verde e senza fiori. Quella ornamentale, invece, è di colore verde scuro con dei grandi fiori colorati che vanno dal rosa al giallo.
Questa pianta rustica può crescere fino a 30 cm e regala fiori colorati anche a temperature elevate. Per la coltivazione in aiuola è meglio posizionare i semi ad almeno 30cm di distanza l’uno dall’altro, così da lasciare loro un ampio margine per lo sviluppo.
Il terriccio da usare deve essere molto sabbioso in quanto il drenaggio deve essere rapido; va irrigata ogni due o tre giorni e concimata una volta a settimana con con del concime diluito in acqua. Per raggiungere i punti più in alto utilizza un irroratore a spalla leggero e facile da manovrare. Nell’antichità la Portulaca infestante veniva usata in cucina; era la verdura dei poveri, proprio perché facilmente reperibile in tutta la penisola. Il suo valore nutrizionale è molto importante perché è ricca di omega 3 quindi utile per il colesterolo, è anche un antinfiammatorio naturale, aiuta lo sviluppo cerebrale e rafforza il sistema immunitario.
Oltre a queste caratteristiche, ne ha altre molto utili:
- rallenta l’invecchiamento della pelle
- migliora la circolazione
- è ricca di potassio e vitamina C
Per questi e altri motivi è una pianta che sta tornando molto popolare in cucina, con ricette dedicate ai vegani o vegetariani che, non mangiando pesce e carne, trovano in essa altre fonti di omega 3.
Si può aggiungere alle insalate, alle zuppe o alle minestre. Ecco un esempio di ricetta veloce:
In una pentola metti dell’acqua e portala ad ebollizione, aggiungi del sale e metti la pasta. Nel frattempo trita a parte la Portulaca e mischiala insieme della panna vegetale. Quando la pasta è al dente scolala e unisci il nuovo composto di panna insieme alla pasta e servila!